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    La continua evoluzione del Digital Procurement

    di Raffaella Monteleone | 28/11/2019

Il settore del Digital Procurement in Italia è in continua evoluzione.

L’industria 4.0 sta letteralmente rivoluzionando le modalità con cui operano le aziende e anche il settore del Procurement, che in Italia conta più di 50.000 persone, sta subendo continue trasformazioni. L’impiego delle nuove tecnologie, infatti, implica nuove modalità di lavorare, di relazionarsi e di collaborare con le altre funzioni, con i clienti interni ed esterni e con i fornitori.

Il Digital Procurement Report 2019, condotto da SDA Bocconi in collaborazione con Accenture e SAP Ariba, delinea un quadro dello stato dell’arte di questo settore nel nostro Paese, illustrandone ostacoli, benefici, ma anche priorità ed evoluzioni future.

Dalle interviste fatte a 100 Chief Procurement Officers (CPO) di grandi aziende emerge che le maggiori preoccupazioni siano da ricondurre alla resistenza al cambiamento e alle barriere culturali. Dal punto di vista organizzativo, la preoccupazione più importante è costituita dalla necessità di garantire l’integrazione con le tecnologie esistenti, mentre in termini economici, l’ostacolo principale risiede nell’incapacità di monitorare e calcolare il ROI (Return on Investment).

Diversi sono invece i benefici: le soluzioni di Predictive Analitycs, Blockchain, IoT, Machine Learning e Robotic Process Automation possono essere un valido supporto per i CPO, soprattutto nelle decisioni più difficili, poiché coniugano le esigenze dei processi di acquisto e di fornitura e generano la convergenza delle competenze tecnologiche con quelle di business.
La priorità per il momento e per il prossimo futuro è che il Digital Procurement dovrà essere in grado di coinvolgere i clienti interni ed esterni, preparandoli al nuovo modus operandi. Il CPO fungerà da facilitatore nello sviluppo e nella realizzazione delle strategie aziendali e delle soluzioni alternative, con il supporto ed il coinvolgimento del Top Management, al fine di realizzare un’agile enterprise, gestire il cost saving, misurare i KPI della relazione con i fornitori e contenere rischi economici ed operativi.

Per fare ciò, occorrerà partire da un aggiornamento dei modelli operativi e da una revisione delle procedure in essere e poi, parallelamente, occorrerà diffondere la cultura del risk management, soprattutto nella fase di scouting e nella valutazione dei fornitori oltre a garantire la business continuity dell’organizzazione, senza dimenticare la gestione della cyber security imprescindibile in una funzione di Digital Procurement all’interno della evoluzione dell’industria 4.0.
Il Digital Procurement - un virtuoso mix di investimenti in tecnologie più avanzate e idonee, la riduzione dei tempi della sourcing information, la velocizzazione delle procedure di validazione grazie all’accesso alle migliori best-practices interne ed esterne - è un processo che ogni azienda dovrà intraprendere per andare avanti.

Anche per Regione Lombardia i temi relativi alla promozione e allo sviluppo delle tecnologie IoT e dell’ICT di frontiera sono prioritari.
All’interno del Programma Strategico Triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico si identifica una specifica area di sviluppo di questi temi volto a promuovere anche la semplificazione e la trasformazione digitale della PA.

 

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