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    Pavia, ad Anatomia studio e pratica con la Realtà Virtuale

    L’Università tra le poche in Italia dotate del tavolo digitale ‘Anatomage’

    di Redazione Open Innovation | 01/08/2019

“Lasciate che gli studenti siano docenti di se stessi”. Questo l’assunto con il quale la statunitense Anne Gilroy, docente di Anatomia Clinica alla statunitense University of Massachusetts medical School a Worcester e autrice di alcuni volumi fondamentali in campo anatomico, ha aperto pochi mesi fa la speciale lezione frontale tenuta all’Unità di Anatomia Umana del Dipartimento di Sanità pubblica, Medicina sperimentale e forense dell’Università di Pavia. Sperimentare, esercitarsi, mettere in pratica quanto più possibile la tanta teoria che si apprende sui banchi è, secondo la professoressa americana, “la migliore formazione possibile per i medici del futuro”. Strumento principe per quanto riguarda pratica ed esercitazione in ambito anatomico-clinico è l’Anatomage, il tavolo anatomico virtuale che la stessa Gilroy ha contribuito a sviluppare.

 L’Anatomage è considerato attualmente il più moderno strumento disponibile per l’insegnamento dell’anatomia, soprattutto in correlazione alla clinica e all’anatomia radiologica. L’ateneo di Pavia dotate di tale tecnologia, acquistata a inizio 2018 grazie ai fondi per la digitalizzazione della didattica ottenuti attraverso il progetto ministeriale PRO3.

Formazione virtuale: come funziona il Tavolo

Il tavolo costituisce un prezioso strumento per le esercitazioni degli studenti che prima di approcciarsi allo strumento digitale devono prepararsi con studi su modelli anatomici in plastica e seguire specifiche lezioni al computer. Acquisita una certa pratica, gli studenti si spostano all’Anatomage e lo utilizzano in prima persona, sotto la supervisione di un tutor. I tutor, a Pavia, sono studenti del medesimo corso, ma iscritti ad anni successivi.

L’università lombarda, e in particolare l’Unità di Anatomia Umana, utilizza l’Anatomage al fine di visionare un numero infinito di volte le immagini digitalizzate ottenute sezionando serialmente quattro corpi donati alla Scienza. Tali immagini, riprese a elevatissima definizione, vengono “ricomposte” formando l’intero corpo che può, quindi, essere dissezionato in qualunque modo si ritenga necessario. Con lo strumento in dotazione è inoltre possibile visualizzare anche TAC e Risonanze ad alta definizione per visionare eventuali casi clinici di particolare interesse. Ma è soprattutto la cosiddetta “pratica settoria”, attualmente impossibile da erogare agli studenti utilizzando corpi umani, quella di fondamentale importanza nella formazione dei medici poiché l’anatomia topografica è supporto indispensabile all’approccio chirurgico. Ecco, allora, che il Tavolo grazie alla realtà virtuale consente di digitalizzare tale pratica.

Un aiuto alla ricerca

Il tavolo Anatomage permette la visualizzazione e l’esplorazione virtuale del corpo umano e secondo Gilroy, che ne ha coordinato la gestione tecnologica nonché la sua connessione con altri apparati e sviluppato tutta la multimedialità utile alla didattica e alla divulgazione online, il sistema può “non solo influire positivamente sull’apprendimento degli studenti di medicina, ma è anche utile per pianificare interventi chirurgici e può dare una bella mano alla ricerca se utilizzato in sinergia con le aziende che producono dispositivi clinici”. 

Al riguardo la professoressa ha rilasciato una video-intervista visibile a questo link https://youtu.be/XKSfH1ja0SI

 

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