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    STORM, database milanese di pazienti Covid, in uno studio genetico internazionale

    Il super archivio dell’Università Bicocca e San Gerardo di Monza alla base della ricerca sul NEJM

    di Redazione Open Innovation | 03/07/2020

L’archiviazione, l’analisi e l’interpretazione dei dati sono uno strumento di fondamentale importanza nella ricerca clinica sia per aumentare le conoscenze su Covid-19 sia per migliorare l’assistenza e la cura dei pazienti.

Per questo motivo il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca (Unimib) insieme all’Ospedale San Gerardo – ASST Monza hanno progettato e realizzato “STORM”, Studio Osservazionale sulla storia naturale dei pazienti ospedalizzati per Sars-Cov-2, un super-archivio dei dati clinici, diagnostici, terapeutici e dei campioni biologici relativi ai pazienti Covid-19 ricoverati fino a oggi nell’Ospedale San Gerardo di Monza e in quello di Desio. Archivio che verrà aggiornato costantemente nel tempo.

Lo studio internazionale

Non solo: “STORM” è alla base di una importante ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine, la più importante rivista medico-scientifica del mondo, a metà giugno, frutto di una collaborazione internazionale tra centri di ricerca clinica italiani e spagnoli (Italia e Spagna sono due tra le nazioni più colpite duramente dall’emergenza COVID-19) e genetisti tedeschi e norvegesi.

Poco ancora si sa del Covid-19 sia a livello di aspetti patogenetici, sia dei fattori correlati a una evoluzione più grave della malattia e a una maggiore suscettibilità ad essa. Da qui l’importanza dei cosiddetti “Genome Wide Association Study (GWAS)”, cioè studi genetici in cui viene analizzato tutto il genoma del numero più ampio possibile di persone affette da una particolare patologia per determinare se specifiche varianti genetiche si associno a sottogruppi particolari di pazienti, come ad esempio a quelli con la malattia più aggressiva e progressiva.

Nello studio pubblicato sul New England Journal of Medicine sono state analizzate le sequenze geniche di 1610 pazienti affetti da Covid-19 ricoverati in tre ospedali italiani e quattro spagnoli, tutti con insufficienza respiratoria, e in 2205 soggetti di controllo senza malattia.

Il risultato principale dello studio è una forte associazione tra gruppi sanguigni ABO e la tendenza ad avere un quadro clinico più severo.

Il lavoro dimostra che il gruppo sanguigno O è associato a un rischio più basso di sviluppare una infezione clinicamente grave mentre il gruppo sanguigno A è associato a un rischio più elevato. Le ragioni alla base di questo differente profilo di rischio saranno da approfondire con studi dedicati, ma i risultati pongono un tassello importante verso la comprensione dei meccanismi patogenetici di una malattia la cui complessità costituisce una delle sfide più importanti della medicina moderna.

Le applicazioni immediate

STORM ha ricevuto l'autorizzazione dal comitato etico dell’Istituto Spallanzani di Roma, il comitato unico nazionale per la sperimentazione sul virus e che sarà fondamentale per individuare strategie di cura e prevenzione più efficaci contro il Coronavirus e indirizzare le scelte di politica sanitaria a breve e medio termine. Come ha dichiarato Paolo Bonfanti - professore associato di Malattie infettive all’Università di Milano-Bicocca – “STORM è strutturato in modo da essere compatibile con le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e permette di descrivere la storia naturale della malattia, fornendo quindi un importante contributo alla conoscenza delle sue modalità di diffusione e della sua evoluzione clinica”.

Nei due mesi dall’inizio dell’emergenza la ASST di Monza ha trattato, nei due ospedali di Monza e Desio, più di 1500 pazienti Covid, dei quali il 35,4% è poi stato dimesso, mentre il 14% è stato trasferito presso altre strutture a più bassa intensità di cura. L’età media dei pazienti ricoverati è stata di 65,6 anni, quella dei deceduti di 76,7 anni. Il sistema raccoglierà anche i dati dei futuri pazienti affetti da infezione da Covid-19.

Hanno già richiesto e ottenuto l’accesso al super-archivio diversi filoni di ricerca interni alle realtà di Milano-Bicocca e San Gerardo. Tra i campi di indagine: l’identificazione dei fattori di rischio per la mortalità intra-ospedaliera nei pazienti ricoverati nei reparti Covid-19, la valutazione d’impatto di un indice di fragilità sul decorso clinico, lo studio della presenza di anomalie nel sistema della coagulazione nella fase evolutiva della polmonite da Sars-Cov-2, l’individuazione di determinanti genetici dell’infezione e l’identificazione di una relazione tra età, sesso e presenza di altre patologie e il rischio di insorgenza della malattia.

 

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