La salute - e la longevità - passano anche dal “microbioma”. Di cosa si tratta, lo spiega in questo video alla Giornata della Ricerca 2019 promossa da Regione Lombardia il professor Nicola Segata, Responsabile del Laboratorio di Metanogenomica computazionale presso il Dipartimento CIBIO dell’Università degli Studi di Trento.

Segata collaborerà con lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano nelle attività che verranno portate avanti con il professor Guido Kroemer, vincitore del Premio “Lombardia è ricerca” di Regione Lombardia consegnato durante la Giornata l’8 novembre scorso alla Scala (per leggere la motivazione integrale dell'assegnazione del Premio presente nel verbale della Giuria nella pagina dedicata all’edizione 2019, clicca qui)

Ed ecco su cosa verteranno le loro ricerche, di grande impatto sociale:

Se il nesso tra dieta e salute è dato ormai per assodato, il lavoro del professor Segata traccia però un quadro preciso degli effetti di un certo regime alimentare sul microbioma: da qui il legame con la restrizione calorica e il meccanismo dell’autofagia studiati dal biologo molecolare Kroemer.

Nicola Segata è arrivato alla Biologia passando dall’Informatica, in cui ha conseguito laurea e dottorato: la svolta verso una disciplina d’avanguardia come la Bioinformatica avviene negli anni successivi passati negli USA. Al suo ritorno, la guida di un gruppo di lavoro multidisciplinare in cui accanto a biologi lavorano biologi, medici, statistici.

L’approccio computazionale alla Biologia, sempre più diffuso, è particolarmente valido nel caso dello studio del microbioma: il numero dell’insieme dei microbi che abitano dentro e sulla superficie del nostro corpo è pari a 10 volte quello delle nostre cellule, che sono circa 10 mila miliardi.

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