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L'Innovazione sociale digitale
di Pietro Di Clemente
ll tema dell'innovazione sociale è ormai nelle agende politiche europee da diverso tempo e si sta sviluppando sia nel mondo profit che del no profit.
Recentemente inoltre si è iniziato a parlare di Innovazione Sociale Digitale, ossia quando il mondo dell'innovazione sociale e quello dell'innovazione digitale si incontrano. Infatti l'uso della tecnologia può aiutare a risolvere problemi sociali e ambientali promuovendo allo stesso tempo nuove forme di collaborazione tra pubblico, privato e perzo settore e coinvolgendo direttamente la cittadinanza.
La tecnologia si configura quindi come uno strumento importante, capace di implementare i benefici e le potenzialità delle pratiche di innovazione sociale, favorendo nuove modalitò di scambio e di condivisione delle risorse.
Un esempio di pratica di innovazione sociale digitale, in questo caso inerente al mondo del no profit, è Gootta, un'applicazione che mette in contatto i potenziali donatori con associazioni o direttamente con chi ha una necessità particolare, di oggetti (generi alimentari, vestiario, articoli per bambini), o di servizi, come prestazioni professionali. Il tutto avviene via smartphone, in modo anonimo, gratuito e certificato all'interno di un'area geografica circoscritta. In questo modo si riduce la distanza tra chi vorrebbe donare e chi invece ha bisogno urgente di ricevere.
Il problema però è che spesso gli innovatori sociali non conoscono le possibilitò offerte dalle nuove tecnologia mentre gli sviluppatori tecnologici, anche quando interessati ai temi del sociale, mencano della conoscneza del settore necessaria per sviluppare soluzioni efficaci.
Secondo voi come si potrebbe favorire l'incontro di queste due realtà?
Ultimi 2 contributi di 2 totali
Maurizio Mesenzani
16/08/2017 alle 15:57
Ciao Pietro, grazie per lo spunto di riflessione, proprio pochi giorni fa ho avuto modo di incontrare una realtà del sociale che è anche una eccellenza tecnologica (si chiama www.wishraiser.com), e, come te, ho pensato che molto spesso tra questi due mondi ci sono pochi contatti. Ho molti conoscenti che operano nel no-profit e so che spesso hanno poca dimestichezza con le tecnologie e ne ignorano le potenzialità, così come conosco molte aziende di software e sviluppatori che non hanno idea di come funziona il business del no-profit, i valori, la cultura, i meccanismi operativi e relazionali delle "imprese sociali". L'incontro al quale ho partecipato era organizzato da un operatore di "crowdfunding".
Credo che forse siano proprio i "venture", i "business angels", gli operatori finanziari e i "crowdfunder" a poter facilitare il contatto tra questi mondi.
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Maurizio Mesenzani
31/08/2017 alle 00:28
Pietro, sempre su questi temi, ti segnalo che il 18 settembre a San Patrignano (Rimini) ci sarà un evento specifico: il link è https://www.d4np.com/
D4NP - Digital For Non Profit è un evento ideato da Search On Media Group e realizzato in collaborazione con la Comunità San Patrignano: una giornata che offre una panoramica sullo stato dell’arte digitale del mondo non profit.