E' di un italiano lombardo una nuova tecnologia installata già con successo negli Stati Uniti per la gestione di ogni tipo di rifiuto e anche con produzione di bio carburante.
Sarebbe interessante organizzare un incontro con gli interessati ad approfondire la tematica. Se mi fate pervenire il vostro interesse, organizzo la cosa.
Buongiorno, grazie per aver condiviso questa virtuosa esperienza. Ho letto con interesse la presentazione e l’approfondimento contenuto nel commento del Dott.Magrotti e cercato di approfondire con una breve ricerca in internet, dove ho potuto leggere un recente articolo in proposito. Mi interesserebbe sapere in che modo sta procedendo l’utilizzo del macchinario esportato negli USA, se al momento sta lavorando al riciclo di ogni tipo di rifiuto o solamente di una specie in particolare (avere dei dati reali sui progressi in atto sarebbe molto utile per comprenderne l’effettiva portata) e in che modo, a vostro avviso, si dovrebbe procedere per “riportare a casa” il PDG. Vi ringrazio.
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Luigi Rosati
16/02/2017 alle 17:12
La scheda è un po' enfatica nella premessa ma i contenuti sembrano davvero riviluzionari!
La prima domanda che mi viene in mente riguarda i costi dell'impianto e la sua resa economica, in termini di produzione di elementi riutilizzabili (carburanti), di scarti di produzione e loro smaltimento e stoccaggio, di costi di manutenzione. E' possibile avere dati in proposito?
Il brevetto è già oggetto di interessi industriali che ne possono garantire la diffusione?
Fabiana Cerrone
10/03/2017 alle 12:34
Buongiorno,
grazie per aver condiviso questa virtuosa esperienza. Ho letto con interesse la presentazione e l’approfondimento contenuto nel commento del Dott.Magrotti e cercato di approfondire con una breve ricerca in internet, dove ho potuto leggere un recente articolo in proposito. Mi interesserebbe sapere in che modo sta procedendo l’utilizzo del macchinario esportato negli USA, se al momento sta lavorando al riciclo di ogni tipo di rifiuto o solamente di una specie in particolare (avere dei dati reali sui progressi in atto sarebbe molto utile per comprenderne l’effettiva portata) e in che modo, a vostro avviso, si dovrebbe procedere per “riportare a casa” il PDG.
Vi ringrazio.