• Osservatorio economia circolare e transizione energetica

    VIDEO Le aziende del settore riciclo: “Noi perno dell’economia circolare”

    Il presidente di FISE UNICIRCULAR, Fluttero, al Tavolo in Regione. Firmato decreto sull’End of waste

    di Redazione Open Innovation | 28/05/2019

Tocca a loro a completare l’anello dell’economia circolare. Sono le aziende impegnate nel settore del riciclo, ovvero nel recupero di materia prima e nella trasformazione di quest’ultimo in materia seconda.

Un passaggio indispensabile appunto per rendere ‘effettivo’ il processo di economia circolare. Dagli abiti usati ai pneumatici, dai RAE ai componenti auto, gli ambiti di recupero sono variegati. A livello nazionale le aziende di questo specifico segmento sono rappresentate da FISE UNICIRCULAR, una delle associazioni che ad aprile ha deciso di sedersi al Tavolo su economia circolare transizione energetica promosso dall’assessorato ad Ambiente e Clima di Regione Lombardia.

A quell’appuntamento ha preso dunque parte il presidente di FISE UNICIRCULAR, Andrea Fluttero, e in questo video spiega perché e quali sono i nodi da sciogliere per il comparto:

 

 

Le sollecitazioni uscite da questo primo confronto regionale hanno trovato intanto una prima risposta. Per quel che riguarda la proposta di tenere a Milano la prossima Conferenza Mondiale sul Clima, la Cop 26 - sostenuta con un appello di Regione sottoscritto da tutti gli aderenti al Tavolo - il governo la accolta, annunciando che nel sostenere la candidatura dell’Italia proporrà come sede proprio il capoluogo lombardo.

Firmato decreto End of Waste per 900 mila tonnellate di PAP

La seconda sollecitazione era invece relativa all’aggiornamento della normativa sull’End of Waste, indispensabile alle aziende per poter appunto trasformare dei rifiuti in risorse ovvero materie seconde da rimettere in circolo.

Su questo fronte, il ministro dell’Ambiente Costa ha firmato il decreto End of Waste per pannolini e prodotti assorbenti per la persona (PAP).

Secondo lo stesso Ministro, il nuovo decreto consentirà di ridurre il conferimento in discarica di 900 mila tonnellate di rifiuti. Ora c’è attesa per altri decreti di EoW: nell’ordine dovrebbero venire approvati quello relativo a pneumatici fuori uso (PFU), carta e cartone, plastiche miste e rifiuti da costruzione e demolizione (C&D).

 

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