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    Un bando per raccontare la politica di coesione Ue: scadenza il 10 dicembre

    Dalla Commissione Europea, ammessi anche atenei, centri di ricerca, scuole

    di Redazione Open Innovation | 21/11/2019

È on line il nuovo bando, destinato ai media (e non solo) che volessero cimentarsi nel raccontare la politica di coesione della Commissione Europea. Alla terza edizione, l’iniziativa della DG Regio prevede come novità anche un’azione specifica destinata alle università e scuole.

Il budget totale è di 4,8 milioni di euro, di cui 800 mila per università e scuole.

La scadenza è fissata al 10 dicembre.
Si può leggere il testo dell’Invito a presentare proposte a questo link.

Perché una politica di coesione

La Commissione europea intende dunque selezionare i potenziali beneficiari per l’attuazione di alcune misure di informazione cofinanziate dall’Unione Europea. L’obiettivo principale è fornire sostegno alla produzione e alla diffusione di informazioni e contenuti relativi alla politica di coesione dell’UE, nel rispetto della completa autonomia editoriale degli attori coinvolti.

La politica di coesione della Commissione Europea ha come obiettivo generale quello di “ridurre le disparità tra le varie regioni e l’arretramento delle regioni meno favorite” all’interno dell’Unione Europea, quindi “promuovere la coesione economica, sociale e territoriale” ovvero uno sviluppo territoriale più equilibrato e sostenibile.

Nel suo insieme la politica di coesione finanzia centinaia di migliaia di progetti in tutta Europa, attraverso tre dei cinque fondi strutturali europei: quello per lo Sviluppo regionale, quello Sociale e quello di Coesione.

Azioni e obiettivi

Sono previste due azioni principali. L’Azione 1 prevede tale sostegno a media e altri soggetti ammissibili (si veda il punto “Richiedenti ammissibili”). L’Azione 2 riguarda invece la promozione della politica di coesione dell’UE da parte di università e altri istituti d’istruzione.  Nell’ambito di questo invito a presentare proposte i richiedenti possono presentare una sola domanda per un’azione.

Diversi gli obiettivi specifici:

  • promuovere e agevolare una migliore comprensione del ruolo della politica di coesione nel fornire sostegno a tutte le regioni dell’UE;
  • approfondire la conoscenza dei progetti finanziati dall’UE, in particolare mediante la politica di coesione, e del loro impatto sulla vita dei cittadini;
  • diffondere informazioni e incoraggiare un dialogo aperto sulla politica di coesione, sui suoi risultati, sul suo ruolo nel realizzare le priorità politiche dell’UE e sul suo futuro;
  • incoraggiare la partecipazione civica alle questioni relative alla politica di coesione e promuovere la partecipazione dei cittadini alla definizione delle priorità per il futuro di questa politica. Le proposte dovranno illustrare e valutare il ruolo della politica di coesione nel realizzare le priorità politiche della Commissione europea e nell’affrontare le sfide attuali e future incontrate dall’UE, dagli Stati membri, dalle regioni e dalle amministrazioni locali.

Più dettagliatamente, si invita ad approfondire il contributo della politica di coesione per:
· stimolare la creazione di posti di lavoro, la crescita e gli investimenti a livello regionale e nazionale, e migliorare la qualità di vita dei cittadini;

  • far fronte ai cambiamenti climatici, proteggere l'ambiente e stimolare la ricerca e l’innovazione;
  • migliorare la coesione economica, sociale e territoriale nell’UE riducendo al contempo le disparità interne ed esterne tra i paesi e le regioni dell'UE;
  • aiutare le regioni a gestire correttamente la globalizzazione trovando la propria collocazione nell’economia mondiale;
  • rafforzare il progetto europeo, in quanto la politica di coesione è direttamente al servizio dei cittadini dell’UE.

A chi si rivolge

I richiedenti ammissibili (il richiedente coordinatore e i co-richiedenti insieme agli eventuali soggetti affiliati) devono essere entità giuridiche stabilite e registrate in uno Stato membro dell’UE. Esempi di richiedenti ammissibili:

  • organizzazioni attive nel settore dei mezzi di comunicazione/agenzie di stampa (televisione, radio, stampa, mezzi di comunicazione online, nuovi mezzi di comunicazione e combinazione di diversi mezzi di comunicazione);
  • organizzazioni senza scopo di lucro;
  • università e istituti d’istruzione;
  • centri di ricerca e gruppi di riflessione;
  • associazioni di interesse europeo;
  • soggetti privati;
  • autorità pubbliche (nazionali, regionali e locali).

Il regolamento completo è disponibile a questo link

 

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