La Linea di intervento FRIM FESR 2020 (RICERCA & SVILUPPO) è uno strumento finanziario istituito in attuazione dell'Azione "Sostegno alla valorizzazione economica dell'innovazione attraverso la sperimentazione e l'adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento de l'industrializzazione dei risultati della ricerca”, Obiettivo Specifico "Incremento dell'attività di innovazione delle imprese" dell'Asse prioritario l "Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione" della proposta di Programma Operativo Regionale (POR) 2014- 2020 di Regione Lombardia a valere sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).
In continuità con la Linea R&S per MPMI (FRIM FESR 2020), essa si propone di favorire investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati all’innovazione da parte delle PMI, anche di nuova costituzione, in grado di garantire ricadute positive sul sistema competitivo e territoriale lombardo.
l Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione devono riguardare le macro-tematiche delle aree di specializzazione individuate dalla "Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l'innovazione (S3)".
Per le richieste di assistenza alla compilazione on-line e per i quesiti di ordine tecnico sulle procedure informatizzate è possibile contattare il Call Center di Lombardia Informatica al numero verde 800.131.151 operativo da lunedì al sabato, escluso i festivi:
Per quesiti attinenti alle domande ammesse all’agevolazione infopratica.FF2020RS@finlombarda.it
Tutti gli atti relativi al bando sono accessibili alla pagina del sito Fesr https://www.fesr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/FESR/Bandi/DettaglioBando/Agevolazioni/ricerca-e-sviluppo-2019
Quali sono le modalità di presentazione delle domande?
Come indicato all’articolo C.1 (“Presentazione delle domande”), la domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa “Bandi online” (accessibile da www.bandi.servizirl.it) a partire dalle ore 12.00 del 6 giugno 2019. La Linea, attuata tramite procedimento valutativo a sportello, rimarrà aperta sino ad esaurimento della dotazione finanziaria e comunque non oltre il 31 marzo 2021. Per presentare domanda di partecipazione, il soggetto richiedente deve avere un profilo attivo. Nel caso in cui non sia profilato, il soggetto richiedente deve registrarsi (fase di registrazione) al fine del rilascio delle credenziali di accesso alla piattaforma informativa “Bandi online”, cosi come indicato al succitato articolo C.1 del Bando.
Il manuale di adesione sarà consultabile sulla piattaforma Bandi online.
Ai fini della presentazione della domanda è necessario utilizzare esclusivamente i modelli resi disponibili su Bandi online?
Ai sensi dell’articolo C.1 (“Presentazione delle domande”) del Bando, i format da utilizzare, pena la non ammissibilità della domanda di partecipazione al Bando, sono: la “Scheda descrittiva del Progetto”; il “Budget standardizzato per Start up”, il “Business Plan per start up”, la “Dichiarazione ai fini della verifica della regolarità contributiva”, il “Modulo di adeguata verifica”, la “Delega al soggetto esterno da contattare”, la “Dichiarazione impresa sponsor”, il “Modulo di calcolo della dimensione di impresa”.
La modulistica di cui sopra è disponibile sul sito internet di Finlombarda nella pagina dedicata al Bando e sarà inoltre messa a disposizione nell’apposita sezione della piattaforma Bandi online.
Per la restante documentazione richiesta ai fini della presentazione della domanda, qualora non indicato, non vi sono format standard da utilizzare.
Quale codice Ateco è ammissibile e quale formulazione del codice Ateco è considerata valida?
Come indicato all’articolo A.3 (“Soggetti beneficiari”) del Bando, sono ammissibili tutti i codici Ateco tranne quelli rientranti a livello di codice primario nella sezione A e nella sezione H, divisioni 49, 50, 51 e 53, della classificazione delle attività economiche ISTAT ATECO 2007.
In sede di presentazione della domanda è necessario indicare, nella compilazione dei campi di Bandi online, un codice Ateco di 6 cifre. I Soggetti richiedenti che avessero in visura camerale un codice Ateco a 2, 3 o 4 cifre potranno, al fine di superare il controllo bloccante, procedere nella compilazione della domanda inserendo degli zero a completamento, fino all’inserimento della sesta cifra, solo quando la declinazione di codici sottostante all’ultima cifra del loro codice Ateco non include alcun codice Ateco escluso dall’Avviso.
Esempi:
In ogni caso, è opportuno che il Soggetto richiedente si rivolga alle Camere di commercio per l’assegnazione del codice Ateco primario, nella formulazione completa a sei cifre, più corrispondente alla propria attività.
Quali sono i requisiti richiesti per i “liberi professionisti”?
Ai sensi dell’articolo A.3. (“Soggetti beneficiari”) comma 1 lett. b), possono presentare domanda i Liberi professionisti che:
a) si presentino in forma singola, anche per conto di uno studio associato, nel limite massimo di un libero professionista per studio associato;
b) abbiano eletto a Luogo di esercizio prevalente dell’attività professionale uno dei Comuni di Regione Lombardia, (come risultante dal Modello dell’Agenzia delle Entrate “Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA” e s.m.i);
c) per tale attività professionale, risultino iscritti all’albo professionale del territorio di Regione Lombardia (a livello provinciale/regionale/interregionale) del relativo ordine o collegio professionale o aderenti a una delle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione di qualità rilasciata ai sensi della medesima legge (elenco Mise).
Quali devono essere le caratteristiche dei progetti per essere ammissibili?
Come previsto dall’articolo B.2.1 del Bando, ciascun Progetto deve:
a) fare riferimento ad una delle Macro‐tematiche di cui all’articolo A.1, comma 3 del Bando, così come definite nei Programmi di lavoro di cui alla D.G.R. n. 5843/2016;
b) essere finalizzato all’introduzione di innovazione di prodotto e/o di processo coerente ed attinente con l’oggetto sociale e la classificazione di attività produttiva (primaria e/o secondaria) del soggetto richiedente;
c) essere realizzato nell’ambito di Sedi operative/Luogo di esercizio prevalente localizzate nel territorio di Regione Lombardia e dichiarate in fase di presentazione della domanda di partecipazione al Bando o al momento della stipula del contratto di Finanziamento.
A quanto ammonta il valore minimo del Progetto perché possa essere ammissibile?
Sono ammissibili i Progetti che prevedano spese totali ammissibili per un importo non inferiore a Euro 100.000,00 (art. B.2.1, comma 3 del Bando).
Rispetto a quali Programmi viene verificata la coerenza del progetto con la Macrotematica delle Aree di specializzazione individuate dalla “Strategia regionale di Specializzazione Intelligente in materia di Ricerca e Innovazione (S3), dichiarata in fase di presentazione della domanda?
Tale verifica farà riferimento ai Programmi di Lavoro "Ricerca e Innovazione" per il periodo 2017-2018 (BURL del 25 novembre 2016), ai sensi della D.G.R. n.5843/2016.
Qual è la data di ammissibilità delle spese?
Sono considerate ammissibili le spese sostenute e quietanzate dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda ed entro un massimo di 18 mesi dalla data del decreto di concessione dell’agevolazione, salvo proroga.
L'intervento finanziario è cumulabile con altre iniziative?
L’agevolazione prevista dal presente Bando non è cumulabile con altre agevolazioni concesse per le medesime spese qualificabili come aiuti di Stato ai sensi degli articoli 107 e 108 del TFUE, ivi incluse quelle concesse a titolo “de minimis”, ai sensi dell’art. 5.2 del Reg. Regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea del 24 dicembre 2013 L352.
Com'è definito il quadro cauzionale?
Nell’ambito dell’istruttoria di merito, conformemente alla D.G.R. n. 675/2018, è definito il quadro cauzionale a copertura del Finanziamento, determinato sulla base della classe di rischio o punteggio attribuito all’impresa. Esso è differente a seconda che l'impresa sia qualificabile come Impresa Consolidata (l’impresa che dispone di dati contabili consuntivi riferiti ad almeno un biennio antecedente alla data di presentazione della domanda ossia con almeno due bilanci approvati ovvero due dichiarazioni fiscali presentate ovvero documentazione equipollente) o come Start up (l’impresa che, pur costituita, iscritta al Registro delle Imprese ed attiva da almeno 24 mesi alla data di presentazione della domanda, non sia in possesso di almeno due bilanci approvati ovvero due dichiarazioni fiscali presentate ovvero documentazione equipollente).
Per maggiori informazioni si veda l’Allegato D.13.2 al Bando ‐ “Metodologia di Credit Scoring”.
Come vengono valutate le domande?
La misura è attuata tramite procedimento valutativo a sportello e pertanto le domande vengono valutate in ordine cronologico di protocollazione sino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
Come previsto all’articolo C.3.1 del Bando, l’istruttoria delle domande prevede una fase di verifica di ammissibilità formale (art. C.3.2 del Bando) e una fase di valutazione di merito (art. C.3.3 del Bando) – a sua volta articolata in valutazione tecnica ed in valutazione economico‐finanziaria – a conclusione delle quali il Responsabile di procedimento adotta i provvedimenti di ammissione o rigetto delle domande, avvalendosi di un Nucleo Tecnico appositamente costituito.
L’istruttoria delle domande di partecipazione al Bando si conclude entro un termine massimo di 120 (centoventi) giorni naturali e consecutivi dalla data di presentazione delle domande medesime, salvo sospensione dei termini per richieste di integrazioni.
Come avviene l’erogazione dell’agevolazione?
Come previsto dall’articolo C.4.2 del Bando, l’agevolazione viene erogata in 2 (due) tranche:
a) prima tranche a titolo di anticipazione per un importo pari a:
i) fino ad un massimo del 70% del Finanziamento per i Soggetti beneficiari che a seguito della valutazione economico‐finanziaria di cui all’articolo C.3.3 (“Valutazione delle domande”) del Bando conseguono una Classe di rischio 1;
ii) fino ad un massimo del 50% del Finanziamento per i Soggetti beneficiari che a seguito dell’istruttoria economico‐finanziaria di cui all’articolo C.3.3 (“Valutazione delle domande”) del Bando conseguono una Classe di rischio 2 o 3;
b) seconda tranche a saldo, a conclusione del Progetto, previa verifica della relazione finale sull’esito del Progetto e della rendicontazione finale.