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Open Scuola - Notizie

14/06/2021

Alla Scuola Europea di Varese una didattica innovativa e sostenibile

Il progetto educativo tra tablet in aula, con minore consumo di carta, e rimodulazioni post pandemia

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

La Scuola Europea di Varese è l’unica delle quattordici scuole europee dell’Unione presente sul territorio italiano e fin dalla sua nascita nel 1960 è stata sinonimo di eccellenza e innovazione nell’approccio educativo.

La sua ultima iniziativa in ordine di tempo è la ridefinizione dell’approccio didattico da attuare nella fase post pandemia, per poter utilizzare la tecnologia non come sostituzione della didattica in presenza, ma come importante strumento di supporto anche in un’ottica di sostenibilità.  

Alla Scuola Europea di Varese già da due anni sono stati gradualmente introdotti i tablet in aula, con una forte riduzione del ricorso a libri e quaderni e quindi anche del relativo consumo di carta. Il tablet fornisce inoltre tutti gli strumenti necessari alla didattica: dagli strumenti di scrittura ai testi didattici, dalla calcolatrice a Teams per video lezioni.

L’obiettivo perseguito, oltre a un approccio formativo di alto livello, è dunque quello di una proposta di una didattica più ecosostenibile, grazie all’abbattimento di utilizzo della carta, ma anche più “sostenibile” per quel che riguarda la riduzione del peso sulle spalle dei ragazzi: l’addio ai libri grazie all’utilizzo dei più leggeri strumenti tecnologici significa infatti avere imporanti benefici in termini di postura e salute.

Alberto Vis, ingegnere e docente di Matematica, Fisica, Microelettronica e ICT proprio alla Scuola Europea di Varese, ha spiegato poi al Corriere della Sera come la condivisione di documenti e la tracciabilità dei lavori della classe sia un elemento fondamentale della proposta didattica dell’istituto. Allo stesso tempo, ha assicurato che per i ragazzi “avere il proprio quaderno sempre a disposizione è essenziale, e lo sarà anche nel post pandemia”.

Il percorso proposto è insomma graduale e integrato, per innalzare il livello qualitativo dell’insegnamento e delle risorse a disposizione degli studenti senza perdere di vista la dimensione umana e sociale dell’esperienza scolatica.

Sempre guardando al post pandemia, il docente vede come molto promettenti “alcune applicazioni, come MyiMaths che offre lezioni di matematica e compiti a casa per studenti di età compresa tra 11 e 18 anni, ndr)”.

Una prospettiva europea

La Scuola Europea di Varese è stata costruita per ospitare ed educare gli alunni figli di dipendenti del Centro Comune di Ricerca di Ispra ma, nel limite dei posti disponibili, accetta anche altri studenti. Offre la scuola materna, la scuola elementare e la scuola secondaria.

Quest’ultima comprende, secondo il modello italiano, sia le medie con un ciclo di studi di tre anni, sia le superiori (dotate anche di pannelli solari sui tettti), con due bienni. Il primo biennio, (ciclo di pre-orientamento), termina con una serie di esami armonizzati, mentre il secondo ciclo, (ciclo di orientamento), termina con una serie di esami uguali in tutte le scuole europee che sanciscono l’ottenimento della licenza liceale europea, comunemente denominata BAC o “baccalaureato europeo”. La Scuola Europea di Varese è l’unica scuola sul territorio italiano abilitata a rilasciare tale diploma.

Attualmente accoglie più di 1350 studenti di 47 nazionalità diverse, è articolata in cinque sezioni linguistiche (italiana, inglese, francese, tedesca e olandese) e offre l’insegnamento della lingua materna di tutti i paesi membri dell’Unione Europea.

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