Verrà aperta una nuova finestra
Immagine della notizia
Open Scuola - Notizie

30/06/2021

Formazione, l’80% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno

Monitoraggio INDIRE: il 92% impiegato nell’ambito di studio. Il potenziamento previsto nel PNNR

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

C’è un percorso di studio in Italia che rappresenta una ‘garanzia’ per trovare lavoro. È quello degli

Istituti Tecnici Superiori, segmento di formazione terziaria non universitaria in cui almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda e almeno il 50% del corpo docente proviene dal mondo del lavoro.

Il monitoraggio nazionale 2021 degli ITS italiani, realizzato da INDIRE su incarico diretto del Ministero dell’Istruzione e basato sugli esiti occupazionali a un anno dal conseguimento del diploma, parla chiaro: l’80% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno e il 92% di essi viene inserito in un’area coerente con il percorso di studi realizzato.

L’offerta formativa, dalla mobilità sostenibile alle biotecnologie

E ancora: il 42,1% degli occupati ha trovato lavoro con contratto a tempo determinato o con forme di lavoro autonomo in regime agevolato, una tipologia contrattuale molto diffusa nelle aree tecnologiche, mentre per quanto concerne i corsi riguardanti le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, è l’apprendistato la modalità contrattuale più diffusa.

Dati già molto significativi di per sé, ma che diventano ancor più importanti se si considera che si riferiscono al 2020, anno segnato dall’esplosione della pandemia.

Per quel che riguarda il 20% di non occupati: l’11,1% non ha trovato lavoro, il 4,1% si è iscritto a un percorso universitario per implementare ulteriormente la propria preparazione, il 2,7% è attualmente in tirocinio extracurricolare, mentre il rimanente 2,4% è risultato non reperibile.

Tra coloro che sono riusciti a trovare un’occupazione nei 12 mesi successivi al conseguimento del diploma, risulta che l’83% ha frequentato corsi inerenti alla Mobilità sostenibile e l’82% quelli sulle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che continuano il trend di crescita già mostrato negli anni precedenti, come anche l’ambito del Sistema meccanica e del Sistema moda che continuano ad garantire alte percentuali di impiego, pari rispettivamente all’88% e all’82%.

Le altre aree tecnologiche su cui sono attivati corsi sono Efficienza energetica, Nuove tecnologie della vita (Biotecnologie industriali e ambientali), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo e le altre due componenti di Nuove tecnologie per il Made in Italy, oltre a Sistema Meccanica e Sistema Moda ovvero Sistema agroalimentare, Sistema casa, Servizi alle imprese.

Una nuova valorizzazione: il PNRR

Percentuali davvero molto alte se rapportate a quelle di tanti altri percorsi di studio analoghi o addirittura ‘più nobili’. Non a caso, per il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi occorre “uscire definitivamente dalla fase sperimentale e creare una rete nazionale in grado di valorizzare le specificità territoriali”, per rendere questi qualificatissimi percorsi di studio professionalizzanti molto più attrattivi agli occhi dei giovani studenti e delle loro famiglie.  

Una crescita continua che è entrata ora anche nell’orbita del PNRR, per rendere gli ITS parte integrante del percorso di crescita del livello di studio italiano, per offrire proposte sempre più qualificate e in sintonia con le richieste del mercato del lavoro del territorio.

Nel quadro più ampio d’interventi finalizzati al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza punta infatti in maniera molto importante sugli Istituti Tecnici Superiori, con la precisa volontà di incrementare in maniera sensibile il loro numero sul territorio nazionale, potenziare i laboratori con tecnologie 4.0 e allo stesso tempo formare i docenti stessi, affinché siano in grado di adattare i programmi formativi alle reali necessità e richieste delle aziende locali.

Attraverso una collaborazione proficua, l’integrazione dei percorsi ITS con il sistema universitario delle lauree professionalizzanti e il contatto diretto con il tessuto imprenditoriale del territorio, si vuole aumentare del 100% il numero degli studenti iscritti agli Istituti Tecnici Superiori, attualmente 18.750 con circa 5.250 diplomati all’anno.

Per saperne di più, visita la pagina del sistema ITS.

 

Nessun allegato selezionato.
Tag di interesse
Non sono presenti aree di interesse associate a questo contenuto