Intellectual Property Award: in due brevetti PoliMi le batterie del futuro

È stato il Padiglione Italia all’Expo Dubai, concluso il 31 marzo scorso, a fare da cornice alla premiazione di due progetti, entrambi centrati sullo sviluppo di batterie innovative ed entrambi ‘made in Milano’.

Due progetti del Politecnico di Milano sono stati infatti premiati nel Padiglione Italia, in occasione dell’“Intellectual Property Award”, la manifestazione che riconosce i migliori brevetti tecnologici italiani frutto della ricerca pubblica, organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Netval, il Network per la Valorizzazione della Ricerca.

Il primo progetto si è aggiudicato la medaglia d’oro nel settore ‘aerospace’: si tratta d “Hybris: batterie strutturali per velivoli elettrici”.

Sviluppato da un gruppo di ricerca costituito da docenti e studenti del Dipartimento di Scienza e Tecnologie Aerospaziali di PoliMi, è un progetto che vede la creazione di un aeromobile ibrido-elettrico dotato di batterie strutturali, ovvero materiali compositi innovativi multifunzionali in grado di sopportare carichi meccanici e di immagazzinare energia elettrica allo stesso tempo; in questo caso sia la fusoliera che le ali di Hybris sono costituite da tali batterie.

Il secondo progetto, invece, che ha conquistato il settore ‘energie alternative’ è “Sinergy, batteria a celle di flusso metallo-polisolfuri”.

Sviluppato al Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica di Politecnico milanese, già vincitore della StartCup Lombardia, è centrato su una batteria a celle di flusso metallo-polisolfuri che impiega materiali poco costosi, abbondanti e non tossici, che la rendono ideale per l’applicazione in ambito di accumulo energetico di tipo stazionario e per supportare la produzione di energia rinnovabile intermittente. Con l’ulteriore vantaggio di poter valorizzare gli scarti in zolfo, creando un circolo virtuoso di economia circolare.

Due brevetti davvero molto innovativi e importanti, che hanno saputo distinguersi nonostante la forte concorrenza: solo 35 dei 217 brevetti innovativi sviluppati da Università, Centri di Ricerca e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono stati selezionati per partecipare alle fasi finali di Dubai, e tra questi solo 7 sono stati premiati come in grado di proporre le innovazioni con maggiore impatto economico e sociale, in altrettante aree quali Agritech e agrifood, Cybersecurity, Green tech, Life Science, future Mobility, Aerospace, Energie alternative.