Nel corso del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2022, la Ministra Messa ha presentato i vincitori dell’avviso pubblico per la selezione di 5 Centri Nazionali per la Ricerca finanziati dal PNRR.
I Centri di Ricerca sono dedicati a cinque aree individuate come strategiche per lo sviluppo del Paese.
Eccole:
- Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni, il cui Centro nazionale avrà sede a Casalecchio di Reno (Bo) e sarà guidato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN);
- Agritech, con sede a Napoli: il Centro nazionale di riferimento sarà guidato dall’Università degli Studi Federico II;
- Mobilità sostenibile, con sede a Milano e guida del Politecnico;
- Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA, con sede a Padova, coordinato dall’Università degli Studi di Padova;
- Biodiversità, con sede a Palermo e il coordinamento del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
I Centri saranno organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca.
Sono, complessivamente, 55 le università italiane e le Scuole Superiori coinvolte, molte impegnate in più Centri con professori, ricercatori, dottorandi di diversi dipartimenti. Lo stesso vale per gli enti pubblici di ricerca e altri organismi di ricerca pubblici o privati, 24 in tutto, che mettono in rete i diversi istituti presenti in tutta Italia, e per alcune imprese (65 quelle partecipanti ai 5 Centri).
Per i 5 Centri, il PNRR stanzia con 1,60 miliardi: fondi che verranno utilizzati per assumere ricercatori e personale da dedicare alla ricerca (di cui almeno il 40% donne), per creare e rinnovare le infrastrutture e i laboratori di ricerca, per realizzare e sviluppare programmi e attività di ricerca dedicati alle cinque tematiche, per favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico come start-up e spin off da ricerca, per valorizzarne i risultati.