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04/11/2022

Tecnologia e digital per l’innovazione sociale: rivivi l’evento on line

Vincentelli, Calderini, le startup vincitrici della challenge Unicredit: gli interventi del 25/10

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Favorire il consolidamento di un ecosistema regionale dell’innovazione sociale - uno dei mercati emergenti strategici per la Lombardia -, facilitando la conoscenza fra operatori (cooperative, imprese sociali, associazioni, fondazioni) e fornitori di tecnologie abilitanti che possano contribuire ad accelerarne la crescita.

Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Tecnologia e digital. Leve per un’innovazione a impatto sociale”, che il 25 ottobre scorso ha riunito alla Social Academy Fondazione Triulza, nell’area MIND, un’ottantina tra cooperative, startup, aziende, associazioni, associazioni di categoria, istituti finanziari, liberi professionisti, consorzi. Attori diversi, a dimostrazione della varietà degli operatori che lavorano su progetti di impatto sociale e del crescente interesse sul tema.

L’evento, promosso dalla società finanziaria di Regione Lombardia Finlombarda S.p.A., Fondazione Triulza e dalla rete EEN con la collaborazione di PlusValue, è stato progettato sulla base di alcune attività preparatorie e si è articolato in tre diversi momenti.

Per rivedere gli highlights dell’evento vai alla pagina web dell’iniziativa.

La “Visione”: gli interventi di Vincentelli e Calderini

Il primo momento è stato dedicato alla “Visione”: i professori Alberto Sangiovanni Vincentelli, chair advisor di Skydeck, l’acceleratore dell’università di Berkeley e Mario Calderini, professore di gestione della sostenibilità al Politecnico di Milano, hanno contestualizzato il tema e dialogato sul potere dirompente della tecnologia e i suoi effetti sulla società.

Attraverso la presentazione di casi reali di innovazione sociale a elevato contenuto tecnologico, ci si è chiesto come si possono mitigare gli effetti negativi legati all’introduzione di nuove tecnologie nell’ambito sociale. Due gli esempi citati: l’intelligenza artificiale applicata a una mensa per limitare lo spreco alimentare, il cui effetto è stato quello di interrompere la fornitura di cibo; e i monopattini elettrici, nati come mezzo di trasporto sostenibile che creano incidenti anche gravi tra i passanti e inducono alcune persone con difficoltà motoria o ipovedenti a limitare le uscite per il pericolo di essere investite.

Il concetto di innovazione socialmente responsabile prevede dunque che quando si introduce una nuova tecnologia è insomma necessario prevedere dei momenti transitori, in cui vengano effettuate delle valutazioni strutturate rispetto agli impatti che queste possono avere sulla società.

E ancora, in un’ottica di innovazione socialmente responsabile, nelle innovazioni tecnologiche si devono inserire delle ‘sentinelle’ per far sì che, pur non potendo limitare del tutto i pericoli, questi siano ridotti al minimo così da abbattere i rischi e avere un’innovazione più sicura. Tali sentinelle dovrebbero essere attivate anche per le imprese che fanno innovazione, affinché il principio etico sulle quali si fondano non sia fagocitato nel momento in cui il business prende il sopravvento.

La “Condivisione”: storie di startup

La seconda parte dell’evento è stata centrata sulla condivisione: Sabrina Boifava di Unicredit ha presentato la challenge Start Lab, per poi dare voce alle cinque startup a impatto sociale vincitrici, che si sono presentate con pitch di cinque minuti.

Ecco i protagonisti delle presentazioni e i campi in cui sono attive le startup intervenute:

  • Jules-Arthur Sastre (Tundr): app e piattaforma che consentono l’accesso a tutte le forme di mobilità green (bici, monopattino, mezzi pubblici…) per permettere all’utente di scegliere il tragitto più sostenibile; una soluzione disponibile per le aziende anche come modalità di welfare aziendale, per ridurre l’impatto degli spostamenti dei propri dipendenti;
  • Mauro Musarra (Algor Lab): piattaforma inclusiva e collaborativa che supporta studenti con disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia etc) e insegnanti nella creazione di mappe concettuali, mappe mentali e schemi per lo studio da testi e documenti con il supporto dell’IA;
  • Andrea Strippoli (To Move): la startup propone un ciclomotore elettrico della categoria L1eB, che può essere compattato e facilmente trasportato;
  • Alberto Ostini (Alchemilla): Artoo è un ecosistema educativo in grado di far dialogare i bambini e le bambine con la comunità di insegnanti e genitori sui temi di un primo approccio all’arte e alla fruizione dei musei. Il mondo di Artoo si muove tra app, libri e laboratori per cogliere tutte le opportunità di espressione e coinvolgimento dei più piccoli.

Tra gli interventi anche quelli di due startupper vincitori del Social Innovation Campus 2022 promosso da Fondazione Triulza:

  • Marco Crimi (Kaleidos SCS): piattaforma che affianca il medico nella consulenza ai pazienti affetti da malattie genetiche. In un’unica piattaforma sono ricomprese tutte le fasi della consulenza genetica migliorando l’assistenza al paziente, rendendolo più consapevole e velocizzando tutti gli step di raccolta di informazioni e di follow up;
  • Greta Colombo Dugoni (Bi-rex): obiettivo della startup è la creazione di bio-plastica dalla cellulosa e dalla chitina proveniente dagli scarti industriali della filiera agro-alimentare.

Il workshop

L’ultima parte dell’iniziativa prevedeva infine un workshop, attraverso il quale i partecipanti, divisi in gruppi guidati da facilitatori esperti, hanno esplorato tre ambiti tecnologici fra quelli emersi come di maggior interesse dal questionario sottoposto agli stakeholder prima dell’evento. A margine, una postazione offriva informazioni sui servizi SIMPLER per l’innovazione e la sostenibilità.

I bisogni di tecnologia: risultati dell’indagine

Angelo Gatto di Finlombarda ha presentato i risultati della survey sulla capacità e propensione ad adottare nuove tecnologie di chi fa progetti di innovazione sociale in Lombardia.

Gli oltre sessanta questionari somministrati dimostrano che il driver tecnologico è strategico per lo sviluppo del mercato e conferma l’interesse elevato del mondo dell’innovazione sociale (imprese, startup, cooperative, associazioni) a entrare in rete con fornitori di tecnologie abilitanti. Dalla survey sono emersi i temi di maggior interesse che hanno dato spunto ai lavori dei tavoli tematici: cloud, comunicazione digitale, piattaforme e mondi virtuali.

I gruppi di lavoro tematici

I partecipanti sono dunque stati suddivisi in tre gruppi tematici. Guidati da esperti, hanno espresso bisogni e difficoltà, così come modi di operare. Ne è nato un confronto efficace in cui le diverse testimonianze sono diventate best practice da condividere e applicare nella propria realtà aziendale.

Questi i gruppi:

  • cloud distribuito, coordinato da Stefano Onofri di Cubbit
  • comunicazione digitale e digital marketing, coordinato da Fabio Fraticelli di Techsoup
  • piattaforme digitali, mondi virtuali, blockchain coordinato da Matteo Santoro di Camelot.
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