La Tecnologia Educativa (nota anche come EdTech – Education Technology) prevede l’uso della tecnologia per facilitare e migliorare l’esperienza di apprendimento di studenti e non solo, attraverso un’ampia gamma di strumenti e piattaforme tra cui sistemi di gestione dell’apprendimento online, software didattici, libri di testo digitali e risorse multimediali come video, podcast e simulazioni interattive.
L’uso dell’EdTech presenta una serie di vantaggi, tra i quali:
- rende l’apprendimento più coinvolgente, interattivo ed efficace, attraverso l’uso di risorse multimediali interattive (video, simulazioni e giochi);
- personalizza l’apprendimento, fornendo agli studenti piani di lezione e feedback in base ai loro stili di apprendimento e alle loro capacità;
- migliora il rapporto studente-insegnante attraverso l’uso di forum di discussione online, mentre le aule virtuali e gli strumenti software di collaborazione consentono agli insegnanti di identificare le aree in cui gli studenti possono avere difficoltà e di adattare di conseguenza le loro strategie di insegnamento;
- migliora l’accesso all’istruzione di studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento, attraverso l’uso di strumenti digitali ad hoc.
Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, d’ora in poi PNRR, rappresenta un’opportunità per rafforzare il sistema educativo attraverso la digitalizzazione.
Gli investimenti PNRR
Infatti, gli investimenti previsti nella digitalizzazione della scuola e della formazione professionale possono contribuire a migliorare l’accesso all’istruzione, favorire l’apprendimento personalizzato e l’autonomia degli studenti oltre che promuovere l’innovazione nella didattica.
La Missione di riferimento è la 4, Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università”, che prevede finanziamenti di circa 11 miliardi di euro.
Lo specifico Investimento 3.2 “Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori” mira alla creazione di aule digitali fornite di dispositivi tecnologici, come tablet e computer portatili, per consentire a tutti gli studenti di accedere alle risorse didattiche e svolgere attività online. In questo modo, si intende favorire l’apprendimento personalizzato e l’autonomia degli studenti, oltre che migliorare la comunicazione con gli insegnanti.
Con questo investimento si persegue l’accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative:
- trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in connected learning environments, con l’introduzione di dispositivi didattici connessi;
- creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo;
- digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche;
- cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici e relativi dispositivi.
La Strategia lombarda
Anche Regione Lombardia sta investendo nella tecnologia educativa, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’istruzione e di preparare gli studenti alle sfide del futuro. Alcune iniziative emergono nel documento Smart Specialisation Strategy 2021-2027 – S3, nella sezione “Ecosistema della cultura e della conoscenza”, per migliorare il sistema educativo e preparare i giovani per un mondo sempre più digitale.
A questo fine Regione intende sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie, strumenti e modelli innovativi che permettano una condivisione aperta di esperienze utili ad accelerare la diffusione della conoscenza e i processi di innovazione sociale, tecnica e tecnologica.
In particolare, nell’ambito dell’EdTech, Regione Lombardia punta a realizzare un piano di innovazione della strumentazione digitale con metodi e piattaforme per la didattica e l’apprendimento a distanza a tutti i livelli (scolastico, universitario, formazione professionale, industriale, ecc.), che possano diventare standard stabili ed efficaci anche dopo i periodi di forzato distanziamento sociale.
Gli ambiti di sviluppo del mercato EdTech e le nuove tendenze
Per capire quali siano le potenzialità di sviluppo del settore e i suoi impatti può essere utile esplorare il panorama delle startup che hanno deciso di utilizzare la tecnologia in ambito educativo.
Oggi le startup EdTech possono offrire una vasta gamma di soluzioni, come piattaforme di e-learning, applicazioni mobili per l’apprendimento, strumenti di valutazione e analisi, sistemi di gestione scolastica e programmi di formazione professionale. Queste soluzioni possono essere rivolte a un pubblico molto eterogeneo, dagli studenti di ogni età, alle università e ai professionisti.
Tra le tante startup in ambito EdTech ad esempio bSmartlabs - di Seregno (MB), nata nel 2017 dalla società bSmart - sviluppa servizi digitali per l’educazione e l’insegnamento, con soluzioni come: sistemi integrati di pubblicazione, erogazione e gestione di contenuti, tecnologie di realtà aumentata per realizzare esperienze immersive e strumenti per creare, gestire e distribuire contenuti digitali e interattivi. Mediante bSmart Labs è possibile creare classi virtuali e ambienti virtuali per la formazione, raccogliere e monitorare i dati in cinque lingue diverse.
Feed Their Minds, fondata nel 2018 a Milano, nasce con l’obiettivo di scoprire e supportare l’educazione dei giovani talenti a scuola e nella vita familiare. Grazie a un progetto in collaborazione con l’Università di Pavia, Matepristem Bocconi e altre realtà editoriali, la startup sviluppa percorsi educativi specializzati, che prevedono anche l’utilizzo di tecniche di gamification. I programmi sono rivolti anche ai genitori dei bambini.
Punta invece all’orientamento nella scelta universitaria Futurely, startup fondata nel 2019 sempre a Milano il cui obiettivo è supportare gli studenti a attraverso percorsi specializzati per capire meglio le proprie inclinazioni e ambiti di interesse e scoprire i corsi più adatti alle ambizioni individuali.
Ci sono poi startup rivolte in modo specifico agli studenti universitari come Kjuicer e StudentLINK.
La prima, la milanese Kjuicer, fornisce un metodo innovativo per evidenziare e utilizzare le sottolineature fatte in modo gerarchico. Il programma consente inoltre di estrarre riassunti dai contenuti e condividere gli appunti con altre persone. Il suo scopo è snellire il processo di studio di argomenti complessi, caratterizzati da una mole significativa di testi e letteratura.
La seconda, StudentLINK, è stata fondata nel 2022 a Legnano, incubata nell’Innovation Hub di ComoNExT ed è una community in crescita di studenti a cui offre accesso a eventi fisici e vari servizi, come la condivisione del materiale didattico e del viaggio per andare in università. L’azienda offre anche un pacchetto di soluzioni per le università, per migliorare l’interazione con gli studenti e il posizionamento esterno.
Ultima ma non per importanza (è tra l’altro tra le pioniere del settore) WeSchool, fondata nel 2016 a Milano, che oggi offre a due milioni di studenti e 230 mila docenti corsi di formazione sui nuovi metodi didattici. Durante la pandemia è stata suggerita dal Ministero dell’Istruzione come piattaforma di riferimento per lo svolgimento delle lezioni a distanza. L’azienda collabora con varie compagnie nei settori bancario, delle telecomunicazioni, dell’energia e dell’editoria per lo sviluppo di progetti dedicati alla scuola.
Questo intervento vuole avviare - nella community di Open Next Generation, tra imprese, ricercatori, professionisti – una riflessione condivisa sulle opportunità dell’EdTech e stimolare la conoscenza e messa a fattor comune di progettualità innovative che si vanno realizzando nell’ecosistema imprenditoriale e della ricerca lombardo.
Se - come imprenditore, ricercatore, professionista - stai lavorando a progetti innovativi nell’ambito dell’EdTech e vuoi presentarlo attraverso Open Next Generation iscriviti alla Community.