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Open Scuola - Notizie

28/03/2023

ChatGPT: utile per la scuola o minaccia per l’istruzione?

Il dibattito negli USA sul possibile inserimento dell’AI nei programmi, con tutoraggi personalizzati

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Negli ultimi mesi è stato l’argomento sulla bocca di tutti: ChatGPT, il nuovo strumento di Intelligenza Artificiale sviluppato da OpenAI che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico in grado di creare, interpretare, contestualizzare dati e contenuti in tutte le lingue e di generare, a fronte di domande specifiche, risposte simili a quelle umane.

Questo dispositivo che può essere molto utile a livello lavorativo sta però destando molte preoccupazioni relativamente al suo utilizzo in ambito scolastico.

Per esempio, negli Stati Uniti si è presto aperto un confronto sui possibili impatti sull’apprendimento degli alunni, che a ChatGPT hanno cominciato a chiedere elaborazione di temi e tesi, piuttosto che risoluzione di problemi.

La preoccupazione è che l’AI si sostituisca all’impegno degli studenti, andando a depotenziare ulteriormente le competenze che gli stessi dovrebbero essere in grado di raggiungere in autonomia e con senso critico.

D’altra parte, c’è chi valuta che l’inserimento di questo e di altri strumenti simili anche nel mondo scolastico sia comunque imprescindibile, in quanto ormai sono parte della società e della vita quotidiana.

Il sistema educativo dell’istruzione e della formazione deve dunque affrontare il tema, per comprenderne appieno punti di forza e di debolezza ed eventualmente implementarli in modo positivo e proattivo nel curriculum formativo.

Per approfondire, qui due contributi sui pro e contro di ChatGPT per l’istruzione e sulla possibilità di imparare a collaborare con ChatGPT anche a scuola.

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