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Open Scuola - Notizie

26/05/2023

Istruzione, verso il riconoscimento reciproco automatico dei titoli UE

Per favorire mobilità e competenze. Gli obiettivi dello Spazio Europeo dell’Istruzione

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

La mobilità per l’apprendimento è considerata un fattore importante per lo sviluppo di competenze chiave, per la partecipazione attiva alla società e al mercato del lavoro. 

Per questo motivo la Commissione Europea ha proposto una raccomandazione al Consiglio per promuovere, entro il 2025, il riconoscimento reciproco automatico dei diplomi di istruzione superiore e secondaria di secondo grado e dei risultati dei periodi di studio all’estero, con l’obiettivo di agevolare la mobilità per l’apprendimento e creare così uno Spazio Europeo dell’Istruzione.

Il 16 maggio, il Consiglio Europeo ha approvato conclusioni su ulteriori misure per tradurre in realtà il riconoscimento reciproco automatico nel settore dell’istruzione e della formazione.

Ancora prima, la raccomandazione della Commissione Europea mirava a migliorare le procedure di riconoscimento reciproco delle qualifiche negli Stati membri dell’UE, che spesso sono lente, poco trasparenti e comportano costi aggiuntivi per gli studenti. 

La raccomandazione si basa sul lavoro già realizzato in altri consessi, come il processo di Bologna e la convenzione di Lisbona sul riconoscimento, e promuove l’uso di strumenti come Europass, il quadro europeo delle qualifiche e il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti per sostenere il riconoscimento delle qualifiche e dei risultati dei periodi di studio all'estero.

Queste iniziative rientrano nel processo di costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione, una strategia che comprende obiettivi come migliorare l’accesso a un’istruzione di qualità, facilitare i movimenti degli studenti fra i Paesi membri e creare una cultura dell’apprendimento costante in tutta Europa.

Oggi la situazione, ad esempio a livello di apprendimento delle lingue straniere, è invece molto diversificata: Eurostat certifica che mentre in alcuni Paesi (Finlandia, Estonia, ma anche Romania e Cechia) il 99% degli studenti delle scuole superiori studia almeno due lingue oltre alla propria, in altri come il Portogallo la percentuale si ferma al 6%.

Sono obiettivi che la Commissione Europea si pone per il 2025: la relazione completa sullo Spazio Europeo dell’Istruzione è infatti prevista per il 2025.

Nel 2023 la Commissione intende invitare gli Stati membri e altri soggetti interessati a partecipare al processo di revisione intermedia dello Spazio Europeo dell’Istruzione, in vista dei traguardi da raggiungere nel 2025.

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