L’Università di Pavia ha un nuovo Polo Didattico del Dipartimento di Scienze del Farmaco: spazi moderni e funzionali su una superficie di 2.500 metri quadrati. Ospitano 2 grandi aule didattiche, un’aula studio, 4 laboratori didattici dedicati, 5 laboratori di ricerca con altrettanti studi per i docenti.
I 90 anni della Facoltà
L’inaugurazione del nuovo polo didattico (primo step di una vasta riqualificazione) si è tenuta il 23 giugno. Avviene in coincidenza con i novant’anni esatti della Facoltà di Farmacia, oggi Dipartimento di Scienze del Farmaco, punto di incontro fra biologi, medici e chimici, grazie a docenti di chiara fama. Tra questi ad esempio Giulio Natta, Premio Nobel per la chimica nel 1963.
Oltre a numerosi scienziati, dalla facoltà sono usciti molti tra i fondatori di prestigiose industrie farmaceutiche che hanno svolto anche un’importante attività di ricerca e sviluppo. Da Carlo Erba, a Fulvio e Diana Bracco, da Franco Dompè, a Giovanni Battista Recordati con i figli Carlo e Angelo, da Ludovico Zambeletti ad Achille Bertarelli, da Alfonso Wasserman a Luigi Rovati.
L’offerta didattica
Il Dipartimento di Scienze del Farmaco offre oggi due Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico. E dal prossimo anno accademico un nuovo Corso di Laurea Magistrale in lingua inglese, Industrial Nanobiotechnologies for Pharmaceuticals. È una offerta formativa attrattiva, che ha visto un incremento delle immatricolazioni complessivo pari al 30% negli ultimi tre anni accademici.
All’inaugurazione è intervenuto anche l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi.
Una scelta che favorisce l’attrattività
“Gli Atenei lombardi – ha detto – non hanno eguali nel nostro Paese in termini di attrattività. E questa nuova struttura innovativa, perfettamente inserita nel contesto urbano e costruita senza consumo di suolo, non potrà che aumentare l’attrattività dell’Università di Pavia, che già è un punto di riferimento per tutto il territorio circostante e anche per studenti che provengono da fuori regione. Approfitto di questa giornata di festa per fare i complimenti a questo ateneo, che prepara al meglio gli studenti per il mondo del lavoro. Secondo i recenti dati del rapporto AlmaLaurea, infatti, ben l’80% di chi si laurea qui trova lavora entro un anno. Un dato davvero significativo”.
Un’architettura che guarda al benessere
La scelta di sostituire la struttura preesistente è stata dettata dalla volontà di avviare un processo di rigenerazione dell’intera area degli Istituti Universitari, evitando il consumo di suolo e collocando il nuovo edificio in una posizione strategica rispetto ai dipartimenti che si possono avvalere dei nuovi spazi per la didattica e i laboratori.
L’edificio si distingue immediatamente per la qualità architettonica, caratterizzata da ampie vetrate che favoriscono l’ingresso della luce naturale nell’atrio e negli spazi per lo studio al piano terra. Grande attenzione è dedicata a standard elevati per quanto riguarda il benessere, il comfort e l’accoglienza. La progettazione degli impianti è finalizzata a garantire alti livelli prestazionali, ottimizzando i rendimenti e utilizzando fonti di energia rinnovabile.