Baidu ha lanciato la versione cinese di ChatGPT: con Ernie Bot (Enhanced Representation through Knowledge Integration) quello che si potrebbe definire il ‘Google cinese’ entra così nel mercato dell’Intelligenza Artificiale, ma unicamente entro i confini del Paese della Grande Muraglia.
Ernie Bot, che era stato presentato a marzo in forma limitata, è ora la prima app di IA generativa a essere completamente disponibile in Cina, ma non all’estero.
Con oltre 1 milione di utenti registrati nelle prime 24 ore dal lancio
Secondo le linee guida, le app cinesi di IA generativa devono 'aderire ai valori fondamentali del socialismo' e astenersi dal minacciare la sicurezza nazionale e dal promuovere il terrorismo, la violenza o 'odio etnico', oltre che scongiurare o limitare le 'informazioni false e dannose'.
Baidu, tra le più grandi aziende tecnologiche cinesi, ha dovuto affrontare la concorrenza di altri campioni nazionali come Tencent, avventurandosi in vari settori come quelli del Cloud computing e della guida autonoma. Pechino sta sostenendo le proprie aziende per mantenerle competitive rispetto a colossi quali Microsoft, Google o OpenAI, con l’introduzione di norme a supporto degli sviluppatori, ma continua a mantenere una stretta sulle informazioni che queste possono veicolare.
Baidu poi guarda già oltre Ernie Bot: lancerà infatti anche una suite di nuove app native, che consentiranno agli utenti di sperimentare appieno le quattro capacità principali dell’Intelligenza artificiale generativa: comprensione, generazione, ragionamento e memoria.