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11/04/2024

PNRR e teleriscaldamento: i numeri di una svolta green per l’Italia

Garantisce efficienza e sostenibilità. Gli investimenti, le prospettive, i benefici per le comunità

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Nel novero delle tecnologie adottate per raggiungere gli obiettivi ambientali che l’Italia si prefigge entro il prossimo decennio, il teleriscaldamento assume un ruolo centrale grazie alla sua capacità di combinare efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili, e di contribuire così a ridurre le emissioni inquinanti, specialmente nelle aree urbane dove tale problema si riscontra in maniera più evidente.

Per teleriscaldamento si intende un sistema di riscaldamento per edifici residenziali, commerciali e industriali che si basa sulla distribuzione di acqua calda o surriscaldata. Questa energia termica viene poi convertita in calore per riscaldare gli spazi interni e fornire acqua calda sanitaria. Abbinato a fonti di energia rinnovabile, il teleriscaldamento offre notevoli vantaggi, contribuendo all’efficienza energetica e alla sostenibilità.

Il D.L. n.102 del 2014 per il miglioramento dell’efficienza energetica definisce il teleriscaldamento come “qualsiasi infrastruttura di trasporto dell’energia termica da una o più fonti di produzione verso una pluralità di edifici o siti di utilizzazione, […] per l’approvvigionamento di energia termica per il riscaldamento o il raffreddamento di spazi, per processi di lavorazione e per la copertura del fabbisogno di acqua calda sanitaria”.

Questo sistema grazie alla sua centralizzazione costituisce un’alternativa sostenibile rispetto alle caldaie progettate per singoli edifici o unità immobiliari, che comportano grandi dispersioni di energia.

Al fine di sfruttare questo potenziale, il 28 luglio 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha stanziato degli investimenti pari a 200.000.000 euro per la costruzione di nuove reti e/o estensione di reti esistenti, in termini di clienti riforniti, compresi gli impianti per la loro alimentazione.

Il contributo del PNRR

Tale investimento punta a finanziare proposte progettuali per lo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento nell’ambito del PNRR, Missione 2, Componente 3 “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”, Investimento 3.1.

Obiettivo dell’investimento PNRR è sostenere lo sviluppo di 330 chilometri di nuove reti di teleriscaldamento efficiente e la costruzione di impianti o connessioni per il recupero di calore di scarto per 360 MegaWatt, così da risparmiare energia primaria fossile e ridurre l’emissione di gas serra.

Fra le 9 regioni ammesse al finanziamento rientra anche la Lombardia, territorio in cui verranno realizzati gli investimenti che consentiranno di creare nuove reti o ampliare quelle esistenti per 253 chilometri, con un risparmio annuo di 70 mila tonnellate equivalenti di petrolio.

Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha pubblicato di recente il documento contenente tutte le linee guida per il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi legati ai progetti ammessi.

Scenari di sviluppo in Lombardia

Il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile e durevole passa attraverso la tutela e la valorizzazione del territorio. La sostenibilità energetico-ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici possono essere elementi fondanti alla base delle politiche di sviluppo del territorio lombardo.

In questo scenario, la Lombardia, regione motore dell’economia italiana, vede nella sostenibilità un pilastro fondamentale non solo per preservare il ricco patrimonio ambientale, ma anche per promuovere la prosperità economica locale.

Secondo lo studio “Valutazione del potenziale di diffusione del teleriscaldamento efficiente sul territorio nazionale - Focus su sistemi di nuova generazione con fonti di calore di scarto e rinnovabile”, condotto dal Politecnico di Milano con la collaborazione di Elemens per conto di AIRU[1], l’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano, nel 2019 il teleriscaldamento copriva circa il 2,3% del fabbisogno nazionale di domanda per il riscaldamento. Sempre stando ai dati forniti dall’annuario statistico AIRU, le reti di teleriscaldamento si trovano soprattutto nel Nord Italia.

La Lombardia copre all’incirca 59 Comuni risultando quindi la prima Regione Italiana per volumetria, con 159 milioni di metri cubi riscaldati grazie a questo sistema [2]. Inoltre, negli ultimi tempi sono stati realizzati importanti investimenti per rendere il teleriscaldamento ancora più sostenibile. Tra questi si evidenzia in particolare l’ampliamento della rete che ha permesso Milano di aumentare del 225% il recupero del calore dal termovalorizzatore di Silla.[3]

Dunque, la regione si pone come un esempio positivo nell’adozione del teleriscaldamento, dimostrando un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico delle sue città e comunità.

Teleriscaldamento e nuovi trend

I sistemi di teleriscaldamento possono essere impiegati non solo per diffondere energie rinnovabili e calore di scarto su larga scala, ma possono anche svolgere un ruolo significativo nella trasformazione dell’attuale scenario energetico verso un approccio sempre più orientato all’ottimizzazione energetica e all’integrazione delle energie rinnovabili.

L’adozione di soluzioni tecnologiche flessibili come il teleriscaldamento, soprattutto se supportate da tecnologie digitali all’avanguardia, possono essere fondamentali in questo contesto.

L’utilizzo di sensori di ultima generazione e dell’intelligenza artificiale può contribuire a migliorare la gestione degli impianti di teleriscaldamento, consentendo una gestione più efficiente e automatizzata.

Le tecnologie avanzate possono inoltre ridurre i costi operativi e aumentare l’efficienza complessiva del sistema. Il teleriscaldamento può offrire benefici alla comunità e al territorio creando infrastrutture adatte al potenziamento dei servizi pubblici per rendere gli spazi pubblici più intelligenti e sicuri, ad esempio, attraverso l’implementazione di impianti semaforici, cartellonistica intelligente e migliore illuminazione pubblica.

In conclusione, il teleriscaldamento si erge come un pilastro essenziale per la sostenibilità e l’efficienza energetica dell’Italia. Grazie agli investimenti nel quadro del PNRR e alla sua capacità di integrare fonti rinnovabili, questa tecnologia non solo riduce le emissioni inquinanti, ma promuove anche la modernizzazione delle infrastrutture urbane. Con l’adozione di pratiche green come il teleriscaldamento, l’Italia prosegue il suo percorso verso un futuro più verde, intelligente e resiliente.

 

[1]https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/upload_file_doc_acquisiti/pdfs/000/004/811/Memoria_AIRU_Report_finale_.pdf

[2] Fonte: https://www.openpolis.it/il-teleriscaldamento-un-sistema-a-minore-impatto-ambientale/

[3] Fonte: https://www.a2acaloreservizi.eu/teleriscaldamento/impianti-e-reti/area-milano

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