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24/07/2024

Rapporto sullo stato del Digital Decade 2024, la UE sollecita maggiori sforzi

Trasformazione digitale: ancora inadeguati i progressi, in Italia nodo competenze

Redazione Open Innovation

La Commissione Europea ha pubblicato il 2 luglio l’edizione 2024 del rapporto sullo stato del Digital Decade, un documento che fornisce un quadro completo e articolato sulle azioni e sui progressi compiuti per la trasformazione digitale di un’Unione europea più autosufficiente, competitiva e resiliente dal punto di vista digitale.

Il rapporto comprende una valutazione della performance, sia a livello europeo che a livello dei singoli Paesi, rispetto agli obiettivi e traguardi dell’Europa per il 2030 concentrandosi su quattro ambiti principalicompetenze digitali, infrastrutture digitali, digitalizzazione delle imprese e digitalizzazione dei servizi pubblici.

Per quel che riguarda il nostro Paese (in allegato il report sull’Italia) si evidenzia come rimangano “sfide significative” sul fronte delle competenze. I dati 2023 ci ricordano infatti che nel 2023 nel nostro Paese solo il 45,9% degli adulti possiede competenze digitali adeguate, mentre la UE ha definito come obiettivo da raggiungere entro il 2030 quello di avere almeno l’80% di popolazione con competenze digitali di base (almeno).  

Su questo fronte, dunque, nonostante i fondi dedicati PNRR occorre un’accelerazione.

Il rapporto sul Digital Decade 2024

Per la prima volta, il rapporto del 2024 valuta le Roadmap strategiche nazionali per il Digital Decade adottate dagli Stati membri nel 2023. Fornisce inoltre una panoramica dei loro sforzi di digitalizzazione, offre raccomandazioni per il miglioramento e monitora l’applicazione della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali.

Il rapporto 2024 sullo stato del Digital Decade solleva preoccupazioni circa le prestazioni dell’UE nella sua trasformazione digitale ed esorta gli Stati membri a compiere maggiori sforzi per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Le criticità messe in luce dal rapporto, derivanti soprattutto dalla mancanza di progressi sufficienti verso i traguardi stabiliti e da significative disparità tra gli Stati membri, sono analizzate in cluster, definiti in base al loro contributo a:

  • UE competitiva, sovrana e resiliente;
  • proteggere e dare potere alle persone;
  • sfruttare la trasformazione digitale per un greening intelligente;
  • armonizzare le politiche e la spesa digitale.

La trasformazione digitale nell’UE

L’UE non ha ancora raggiunto la piena convergenza sulla maggior parte degli obiettivi e dei target e il ritmo dei progressi su alcuni di questi è più lento del previsto soprattutto nei settori delle competenze, della connettività di alta qualità, dell’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’analisi dei dati da parte di aziende, semiconduttori ed ecosistemi di start-up.

Inoltre, si evidenzia come non essendo stata ancora completata la transazione digitale, il pieno potenziale del mercato unico digitale deve ancora essere sfruttato.

Il contributo del Joint Research Centre

Il Centro comune di ricerca (Joint Research Centre – JRC) ha contribuito in modo significativo alla redazione del rapporto, aiutando a gettare le basi per un monitoraggio rigoroso dei progressi dell’UE nella transizione digitale. Il JRC ha sviluppato metodologie per stimare il percorso dell’UE verso gli obiettivi del 2030 e per aggregare gli obiettivi nazionali a livello UE.

Inoltre, il JRC ha fornito dati sui finanziamenti pubblici dell’UE assegnati al raggiungimento degli obiettivi digitali.

Maggiori informazioni a questi link:

 

(fonte: APRE)

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