La centralità della ricerca biomedica per il territorio e per il sistema sanitario, la necessità di guardare oltre il PNRR per continuare a sostenere le università che fanno ricerca così da garantire insieme la loro attrattività, la competitività dell’ecosistema R&I e - appunto - i benefici concreti che questo ecosistema porta ai cittadini.
Sono stati questi i temi al centro dell’incontro tra l’assessore regionale a Università, Ricerca, Innovazione Alessandro Fermi e la governance dell’Università Milano Bicocca, davanti a un centinaio di studenti.
L’incontro di giovedì 28 novembre rappresentava la dodicesima tappa del “Tour Atenei” di Regione Lombardia: “Un viaggio tra le eccellenze” per incontrare docenti, ricercatori e studenti degli atenei lombardi, ascoltarne le esigenze e mettere a fuoco punti di forza.
(per guardare le immagini dell’incontro e sapere di più sulle tappe relative alle altre Università vai alla pagina del Tour Atenei di Regione Lombardia).
La visita si è tenuta negli spazi del Polo Biomedico della Bicocca che fanno riferimento all’IRCCS San Gerardo di Monza. Una scelta, come sottolineato dalla rettrice Giovanna Iannantuoni, per evidenziare il legame strettissimo e fruttuoso tra ricerca biomedica accademica e pratica clinica a vantaggio dei pazienti. Un legame evidente nei progetti citati nell’incontro - da Immun-Hub a NanoCosPha e finanziati da Regione Lombardia attraverso bandi come quello della Call Hub Ricerca e Innovazione.
Assessore Fermi: sostenere università lombarde per aumentare attrattività
Si è parlato dunque di ricerca. E di come sostenerla, in concreto. “Questa regione ha creato un sistema formativo che è riferimento in tutta Italia - ha rimarcato Fermi. Dobbiamo continuare a sostenerlo per diventare sempre più attrattivi, questa è la sfida dei prossimi cinque anni. Sono convinto che l’alto livello registrato dalla ricerca portata avanti dagli atenei del territorio sia una peculiarità della Lombardia, abbiamo il dovere di sostenere in modo efficace questo settore”.
“Da inizio legislatura – ha aggiunto – mi sono impegnato affinché venissero aumentate le risorse messe a disposizione per sostenere la ricerca. Per questo ho messo in campo due nuove misure, una delle quali totalmente dedicata alle università, per l’ammodernamento tecnologico e dei centri di ricerca. Mi fa piacere che Bicocca abbia partecipato a una di queste proponendo dodici progetti, con grande slancio. Il mio obiettivo, visto il grande riscontro registrato dagli atenei lombardi, è di rendere questa misura strutturale”.
Iannantuoni): università aiuti gli studenti a sviluppare senso critico
“Il polo biomedico di Monza della Bicocca in cui ci troviamo – ha rilanciato la rettrice della Bicocca, Giovanna Iannantuoni – è una sede particolarmente significativa, perché qui siamo nel cuore della cura e della ricerca. Ci sono laboratori molto importanti e spirito di collaborazione tra università, enti pubblici, cittadini e settore privato. Al centro ci deve essere la crescita dei ragazzi, con spirito critico e libertà di scelta. L’università Bicocca deve essere, per gli studenti, una porta verso la crescita e la consapevolezza di sé”.
Cavaletti, prorettore alla Ricerca: con Regione collaborazione fruttuosa
All’incontro è intervenuto anche il prorettore alla Ricerca, Guido Cavaletti: “La ricerca attuale è multidisciplinare e gli spazi in cui siamo ben lo dimostrano. Qui lavorano insieme docenti di discipline diverse, la ricerca biomedica ha ormai bisogno di AI, robotica, informatica per ‘leggere’ le enormi quantità di dati che abbiamo oggi a disposizione, ad esempio dalle scienze omiche. Fondamentale anche la collaborazione tra istituzioni: quella della Bicocca con Regione Lombardia è di lunga data e anche molto fruttuosa, abbiamo la fortuna di essere in un territorio che ha una grande sensibilità per la ricerca”.