Regione Lombardia sta lavorando a una nuova misura in arrivo nel primo semestre del 2025, “Rafforza & Innova”, a supporto dell’innovazione delle PMI.
In questo caso, l’innovazione verrò promossa facilitando accordi di collaborazione tra PMI - cuore del tessuto produttivo lombardo - e Organismi di ricerca quali università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di tecnologia, intermediari dell’innovazione, entità collaborative orientate alla ricerca.
Il contributo
Una PMI potrà chiedere un contributo a fondo perduto per acquisire da un Organismo di ricerca (OdR) servizi avanzati in risposta ai propri fabbisogni di innovazione.
Il contributo in quota fissa è pari a 30.000 euro, a fronte di un investimento minimo di almeno 50.000 euro.
In tutto, “Rafforza & Innova” stanzierà per il trasferimento tecnologico tra organismi di ricerca e piccole e medie imprese 6 milioni di euro a valere su risorse del Programma regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (PR FESR) 2021-2027 (Asse I, Azione 1.1.2 “Sostegno al trasferimento tecnologico tra mondo della ricerca e delle imprese).
I risultati attesi: dai PoC ai prototipi
I servizi forniti dall’organismo di ricerca dovranno sostenere lo sviluppo di prodotti, processi o servizi più efficienti o tecnologicamente avanzati da parte delle PMI, tramite la realizzazione di:
- un Proof of Concept (PoC), inteso come attività di dimostrazione della fattibilità di un prodotto o di prototipo
- un prototipo;
- un Minimum Viable Product (MVP) ovvero un prodotto pilota, nuovo o da migliorare, da testare e convalidare in un ambiente che riproduce le condizioni operative/aziendali reali.
Valutazione e soggetti coinvolti
Dopo la pubblicazione del bando a cura della Direzione Generale Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia, i beneficiari verranno selezionati tramite procedura valutativa a sportello.
La durata prevista dei progetti presentati è di 12 mesi dal decreto di concessione.
Per le collaborazioni sono ammessi soggetti privati che svolgono attività di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale (diversi dalle università, dagli enti di ricerca autorizzati dal Ministero dell’Università e della Ricerca o dal Ministero della Salute) e/o di trasferimento tecnologico che però devono presentare, in funzione del proprio status giuridico, almeno un socio/fondatore/associato appartenente una delle seguenti categorie di stakeholder istituzionali: università, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria, camere di commercio.
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