Sistemi di identificazione digitale come SPID e CIE sono ormai parte del nostro lessico quotidiano. Ma la loro diffusione - a cui il PNRR ha dato una spinta determinante - non è ancora omogenea, e non si traduce automaticamente nel loro utilizzo per un accesso sicuro a nuovi servizi digitali.
Lo spiega bene in questa video intervista - con uno sguardo più ampio all’orizzonte europeo - Giorgia Paola Dragoni, Direttrice dell’Osservatorio Digital Identity e dell’Osservatorio Digital & Sustainable del Politecnico di Milano, membro del Comitato Scientifico del Clusit (l’associazione italiana per la sicurezza informatica) e delle Women for Security.
Dragoni racconta dunque i numeri attuali, e positivi, della diffusione di SPID, CIE e del nuovo IT Wallet (tramite l’app IO). Allo stesso tempo, ricorda che i prossimi mesi saranno determinanti per continuare sulla strada della digitalizzazione: l’evoluzione verso l’IT wallet (e quella verso un wallet europeo) non è scontata, così come non è scontato il sostegno ai provider di servizi, a partire dalle Pubbliche Amministrazioni.
Scopri di più sulle sfide di digitalizzazione che attendono l’Italia, guarda la video intervista:
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