Un incentivo concreto. Questo vogliono rappresentare i bandi per l’Imprenditoria femminile 2022, Imprese On e Smart e Start, attraverso i quali si rendono immediatamente accessibili 200 milioni di euro destinati all’occupazione femminile previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, integrando i 160 milioni del Fondo Impresa Donna, ha preventivato anche il potenziamento di strumenti già esistenti.
Il 40% dei fondi finanzierà progetti da realizzare in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il PNRR punta infatti ad aumentare l’occupazione femminile del 4% entro il 2026, soprattutto tramite il Fondo Impresa Donna.
Perché un’impresa sia considerata “a prevalente partecipazione femminile” e dunque abilitata ad accedere al canale preferenziale per i bandi citati, questa deve avere una “compagine societaria composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da donne”.
I bandi Imprese On e Smart e Start sono già attivi: per le donne è previsto un canale preferenziale dedicato.
A chi ci si rivolge e cosa viene offerto
Per quanto riguarda il bando Imprese ON sono disponibili 100 milioni di euro sotto forma di finanziamento agevolato a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivo non superiore al 90% della spesa ammissibile per progetti fino a 3 milioni di euro.
Tale bando è dedicato alle micro e piccole imprese ‘rosa’, costituite da non più di 60 mesi e alle persone fisiche che intendono costruirne una.
Le domande si presentano esclusivamente tramite la piattaforma Invitalia.
Disponibili 100 milioni di euro anche nel bando Smart e Start, le cui agevolazioni sono destinate a startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi; team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadine straniere in possesso dello “startup Visa”; imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
In questo caso, i progetti finanziabili vanno da 100 mila euro a 1,5 milioni di euro e devono essere sviluppati nell’ambito della tecnologia, dell’innovazione e della ricerca; quelli scelti riceveranno supporto o attraverso finanziamenti agevolati, senza interessi, per la durata massima di 10 anni per l’80% delle spese ammissibili o 90% in caso di startup interamente costituite da donne, da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure con all’interno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio; oppure attraverso servizi di tutoraggio in caso di startup innovative costituite da non più di 12 mesi per un valore pari a 7.500 euro, che sale a 15 mila euro per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per richiedere le agevolazioni Smart e Start Italia è necessario:
- registrarsi alla piattaforma dedicata indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario;
- una volta registrati accedere al sito riservato per compilare direttamente on line la domanda, caricare il business plan secondo il format del bando e la documentazione da allegare.
Le risorse di entrambi i bandi sono disponibili fino a esaurimento fondi.