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28/02/2023

L’uso dei dati territoriali e le applicazioni GIS: scopri i nuovi servizi

Dal Geographic Information System un’ampia varietà di mappe. Le sfide e i fondi dal PNRR

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Oggi, sempre più, i dati risultano essere uno strumento fondamentale per la crescita del nostro Paese.

Dalla raccolta, dall’analisi e dall’intreccio dei dati stessi è possibile ricavare molteplici informazioni che possono indirizzare e migliorare diversi ambiti: dalla sanità, alle infrastrutture, all’ambiente e all’urbanistica. Tra la moltitudine di dati esistenti, particolarmente interessanti risultano essere quelli spaziali, che vengono mappati attraverso la tecnologia Geographic Information System (GIS).

Il Geographic Information System (GIS) è un sistema informativo computerizzato che permette l’acquisizione, registrazione, analisi, visualizzazione e condivisione di informazioni derivanti da dati geografici. In particolare, si tratta di un sistema informativo territoriale, il cui principale utilizzo è nella cartografia digitale, nella graficizzazione e nello studio di fenomeni umani e naturali terrestri.

Il GIS permette un’analisi puntuale dei fenomeni rappresentati: attraverso la visualizzazione sullo schermo di mappe, il loro editing attraverso la manipolazione dei database connessi alle analisi spaziali, il disegno con stampanti o plotter degli elaborati definitivi, la visualizzazione di statistiche riferite alle mappe stesse.

La direttiva INSPIRE

La Commissione Europea guarda con interesse a questi dati e ha dato avvio a un progetto per la realizzazione di infrastrutture di dati territoriali nella Comunità europea. Il progetto, dal nome INSPIRE (acronimo per INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe - Infrastruttura per l’Informazione Territoriale in Europa) ha dato origine anzitutto a una Direttiva (2007/2/EC del 14 marzo 2007) e si basa sulla interoperabilità delle infrastrutture di dati spaziali creati dagli stati membri. La direttiva è entrata in vigore il 15 maggio 2007. In Italia è stata recepita con il D.Lgs. 32/2010: “Attuazione della direttiva 2007/2/CE, che istituisce un’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE)”.

I dati territoriali: le sfide e i fondi del PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (d’ora in poi PNRR) dedica a questo tema la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, nello specifico l’Investimento 1.3 “Dati e interoperabilità”, che ammonta a 556 milioni di euro, per la costituzione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

La PDND intende offrire alle PA un catalogo centrale di dati attraverso cui le informazioni sui cittadini saranno messe a disposizione da tutte le amministrazioni in modo immediato, semplice ed efficace, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali. Si tratta di una infrastruttura tecnologica che abilita l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici.

Anche la Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del PNRR nella Componente 4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica” sottolinea l‘importanza nell’uso dei dati per rendere il Paese più resiliente rispetto agli inevitabili cambiamenti climatici, nonché per la protezione di ambiente e biodiversità.

Infatti, per il raggiungimento degli obiettivi della Missione si intende fare leva sulle soluzioni più avanzate di sensoristica, dati (inclusi quelli satellitari) e di elaborazione analitica, per identificare tempestivamente i possibili rischi, i relativi impatti sui sistemi (naturali e di infrastrutture), e definire conseguentemente le risposte ottimali. In merito sono stati stanziati circa 15 miliardi di euro.

Ancora un’altra Missione del PNRR pone al centro dello sviluppo del nostro Paese i dati: la Missione 6 “Salute” nella Componente 2 “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale”. Vengono stanziati circa 8,63 miliardi di euro per potenziare e innovare la struttura tecnologica e digitale del SSN a livello Centrale e Regionale, garantendo una maggiore capacità di governance e programmazione sanitaria guidata dall’analisi dei dati, nel pieno rispetto della sicurezza e della tutela dei dati e delle informazioni.

La Regione Lombardia e l’uso della tecnologia GIS

Anche Regione Lombardia guarda all’utilizzo della tecnologia GIS, attraverso l’Infrastruttura per l’Informazione Territoriale della Lombardia. Si tratta di una piattaforma che raccoglie l’insieme dei dati resi disponibili da parte degli enti e delle organizzazioni aderenti all’iniziativa e che fornisce servizi geografici all’utenza pubblica e privata. Il portale facilita dunque l’accesso alle informazioni territoriali raccolte ed elaborate per la condivisione e l’uso efficiente delle conoscenze acquisite. 

La piattaforma offre una serie di servizi, quali:

- un visualizzatore di informazioni geografiche che consente la composizione di mappe sovrapponendo differenti livelli informativi;

- un catalogo dei dati e dei servizi geografici realizzati in Lombardia;

- un servizio di download attraverso il quale scaricare gratuitamente alcune banche dati.

L’infrastruttura vede la partecipazione attiva degli enti locali e di tutte le organizzazioni interessate all’approfondimento e alla diffusione dell’informazione geografica del nostro territorio, e combina basi geografiche di riferimento come cartografia tecnica, foto aeree, immagini da satellite e diverse basi informative tematiche come uso del suolo, pianificazione territoriale, infrastrutture, ecc.

L’Infrastruttura per l’Informazione Territoriale della Lombardia è accessibile dal portale Multiplan.

La tecnologia GIS: usi e vantaggi

La particolarità dell’uso dei dati raccolti tramite GIS riguarda la loro facilità di utilizzo, con la possibilità di confrontare diverse tipologie di informazioni:

- sulle persone - come popolazione, reddito o livello di istruzione;

- sul paesaggio - come posizione dei corsi d'acqua, diversi tipi di vegetazione e diversi tipi di suolo;

- sui siti di fabbriche, fattorie e scuole o infrastrutture come fognature, strade e linee elettriche.

Una volta che tutti i dati desiderati sono stati inseriti in un sistema GIS, possono essere combinati per produrre un’ampia varietà di singole mappe, a seconda di quali strati di dati sono inclusi.

Le applicazioni di questa tecnologia sono allora molto varie. Ad esempio, i ricercatori possono osservare i cambiamenti nel tempo e utilizzare i dati satellitari per studiare l’avanzamento e il ritiro della copertura di ghiaccio nelle regioni polari, grazie anche alla creazione di fotografie time-lapse che mostrano i processi che si verificano su vaste aree e lunghi periodi di tempo.

O ancora, le amministrazioni locali utilizzano informazioni in tempo reale per gestire operazioni come il tracciamento e il monitoraggio degli spazzaneve e dei camion della spazzatura; i dipartimenti dei trasporti tracciano autobus e treni e riescono così a monitorare i flussi di traffico, le condizioni delle strade e gli incidenti.

Una curiosità: ogni utilizzatore di smartphone è potenzialmente un utente GIS. Si pensi all’utilizzo che si fa dei servizi di geolocalizzazione e in generale di tutte le applicazioni che richiedono di conoscere la posizione, come quelle meteo: si tratta sempre di applicazioni GIS. 

I principali ambiti di applicazione

A oggi i principali ambiti nei quali si sta sviluppando l’utilizzo di applicazioni GIS sono:

- la pianificazione spaziale (31%), in particolare per l’elaborazione di grandi quantità di dati spaziali e georeferenziati. L’elaborazione grafica e visiva avviene attraverso mappe su cui è possibile mostrare i fenomeni sia nella loro evoluzione temporale che spaziale;

- l’analisi dati di tipo “decision making” (30%), per l’analisi del territorio e la pianificazione dei suoi servizi, organizzando e gestendo dataset di diversa natura e potendoli visualizzare tramite carte tematiche di immediata comprensione;

- l’analisi per il posizionamento degli asset – asset management (23%): un esempio è la gestione delle risorse di trasporto, dove è possibile sviluppare mappe specializzate per visualizzare la situazione delle risorse e un profilo organizzato delle posizioni.

Questo intervento vuole avviare - nella community di Open PNRR, tra imprese, ricercatori, professionisti – una riflessione condivisa sulla tecnologia GIS e stimolare la conoscenza e messa a fattor comune di progettualità innovative che si vanno realizzando nell’ecosistema imprenditoriale e della ricerca lombardo.

Se - come imprenditore, ricercatore, professionista - stai lavorando a progetti innovativi nell’ambito della tecnologia GIS e vuoi presentarli attraverso Open Next Generation iscriviti alla Community: clicca qui.

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