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24/04/2023

Sanità digitale, 610 milioni per l’adozione del Fascicolo Sanitario Elettronico

PNRR: per il rafforzamento dell’infrastruttura e delle competenze tecnologiche in Regioni e Province

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Ammontano a oltre 610 milioni di euro i fondi stanziati per l’adozione e l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nelle Regioni e nelle Province Autonome, con Decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2022.

Le risorse sono destinate al potenziamento dell’infrastruttura digitale dei sistemi e all’incremento delle competenze dei professionisti del sistema sanitario.

Si tratta di un tassello fondamentale per attuare gli investimenti previsti dal PNRR per il FSE, per un totale di 1,38 miliardi di euro, previsti dalla Missione 6 Componente 2 Investimento 1.3.1 “Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione (FSE)”.

Dei 610 milioni, 311 milioni sono destinati al rafforzamento delle competenze digitali dei professionisti del sistema sanitario e quasi 300 milioni al potenziamento tecnologico dell’infrastruttura digitale.

Le risorse vanno alle attività definite nei piani operativi predisposti dalle Regioni e dalle Province Autonome e approvati dal Ministero della Salute e dal Dipartimento per la trasformazione digitale.

I fondi a Regioni e Province arriveranno in varie tranche semestrali, in base a target stabiliti: le risorse saranno infatti erogate solo a chi raggiungerà determinati obiettivi come un numero minimo di referti, dati sanitari caricati e percentuali sempre crescenti di medici che alimentano il Fascicolo sanitario elettronico.

Il Fascicolo sanitario elettronico dovrà contenere almeno i documenti relativi alle prestazioni effettuate all’interno del SSN come visite, esami di laboratorio o radiologia, eventuali ricoveri e accessi al Pronto Soccorso, ma anche esenzioni dal ticket per patologia o reddito, disabilità diagnosticate, trapianti effettuati, terapie farmacologiche e allergie.

Le Regioni dovranno presentare i piani di adeguamento per aggiornare i propri sistemi e ricevere così le risorse finanziarie necessarie.

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