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Next Generation – M5 - News

03/11/2023

Programma GOL, ecco l’andamento dei diversi percorsi per l’occupazione

Cresce il numero delle persone prese in carico, oltre1 milione 338 mila. Le donne e i giovani

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Il programma GOL è un’azione di riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (Missione 5, Componente 1, Riforma 1.1.) per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro grazie a risorse pari a 4,4 miliardi di euro, con l’obiettivo di coinvolgere 3 milioni di beneficiari entro il 2025.

ANPAL - Agenzia Nazionale di Politiche Attive del Lavoro svolge un ruolo di coordinamento di GOL, con note di monitoraggio che ne raccontano i traguardi.

L’ultima, la numero 6 pubblicata a fine giugno 2023, racconta che sono 1.338.045 le persone che sono entrate nel sistema delle politiche attive del lavoro secondo le nuove regole del Programma GOL.

Si tratta di individui che hanno presentato una dichiarazione di immediata disponibilità (DID) al lavoro e alle misure di politica attiva, si sono recati presso i Centri per l’impiego, hanno ricevuto un assesment quali-quantitativo, da qualificarsi quale orientamento di base ai sensi della delibera n. 5/2022 dell’ANPAL, e hanno sottoscritto un patto di servizio personalizzato con l’individuazione di uno tra i quattro percorsi previsti in GOL3. L’incidenza dei nuovi presi in carico nell’anno 2023 rispetto allo stock totale sale al 47,2% (+4,3% rispetto al mese precedente)

Oltre la metà dei beneficiari è inserita nel percorso 1, che identifica le persone più vicine al mercato del lavoro. Il resto si distribuisce tra il percorso 2 di Aggiornamento e il percorso 3 di Riqualificazione (rispettivamente 26% e 19,8%), mentre è pari al 3,7% la quota di coloro che necessitano di percorsi complessi di Lavoro e inclusione.

Quanto alle caratteristiche dei beneficiari, alla data di riferimento la componente femminile rappresenta il 55,5% dei presi in carico.

Nelle regioni del Centro-Nord si osserva una presenza più accentuata di donne, con alcune regioni che raggiungono e superano il 60% (Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Marche e Friuli-Venezia Giulia). Diversamente, nelle regioni del Mezzogiorno, ad eccezione dell’Abruzzo, la composizione per sesso appare più equilibrata, con una leggera prevalenza degli uomini in Sicilia e delle donne nelle altre regioni del Sud.

La componente giovanile rappresenta il 26,5%.

Per consultare l’ultima Nota di monitoraggio completa, clicca qui.

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