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02/10/2025

PNRR e Terzo Settore, ecco i numeri a sostegno dell’inclusione sociale

Il quadro dei progetti attivati e degli investimenti. A livello nazionale e in Lombardia

Redazione Open Innovation

All’interno della Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedicata a Inclusione e Coesione, la Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo Settore” è quella che chiama direttamente in causa gli Enti del Terzo Settore (ETS).

La modernizzazione del sistema economico del Paese e la transizione verso un’economia sostenibile e digitale può essere realizzabile solo contrastando le diseguaglianze e rafforzando le politiche sociali.

Per questo il PNRR ha deciso, da una parte, di destinare importanti risorse alle infrastrutture sociali funzionali alla realizzazione di politiche a sostegno delle famiglie, dei minori, delle persone con gravi disabilità e degli anziani non autosufficienti e, dall’altra, ha identificato nel Terzo Settore un partner strategico per intercettare le marginalità e co-progettare con la Pubblica Amministrazione (PA) gli interventi e i sevizi, allo scopo di renderli più efficaci.

Il rapporto sul PNRR realizzato da Openpolis e Forum Nazionale del Terzo Settore

A capire lo stato dell’arte delle misure che coinvolgono gli ETS e in particolare gli investimenti che interessano le persone vulnerabili, ci aiuta la terza edizione del rapporto civico di monitoraggio del PNRR, realizzato da Openpolis in collaborazione con il Forum nazionale del Terzo Settore.

Si tratta di un report, pubblicato a circa un anno dalla scadenza fissata per la conclusione del PNRR, realizzato per restituire una panoramica sullo stato di attuazione del Piano e, soprattutto, analizzare il suo impatto nell’ambito della coesione sociale.

Il dossier vuole essere anche un primo tentativo, sulla base delle informazioni disponibili, di valutare l’effettiva partecipazione del mondo del Terzo Settore, l’avanzamento dei progetti che lo riguardano, così come le criticità emerse.

Il coinvolgimento del Terzo Settore

I dati raccolti indicano che sono oltre 4.400 i progetti attivi a cui partecipa, a vario titolo, almeno un ETS: si tratta di un universo composito di attori – cooperative sociali, associazioni, imprese sociali, fondazioni – che operano come soggetti attuatori, aggiudicatari di gare, destinatari finali, partner di rete o intermediari. L’analisi attesta anche che il valore complessivo dei progetti che coinvolgono il comparto supera i 3 miliardi di euro.

Tuttavia, si può affermare che i progetti direttamente collegati alle missioni sociali degli ETS sono 3.406 e cubano circa 1,4 miliardi di euro. Questi interventi si distribuiscono fra 34 dei 58 investimenti e sub-investimenti PNRR dotati di risorse finanziarie, che rientrano strettamente nell’ambito delle misure di interesse per il Terzo Settore.

Gli investimenti PNRR a sostegno delle persone vulnerabili

Aggregando i vari investimenti per area tematica possiamo osservare, come prevedibile, che la maggior parte degli investimenti che vedono gli ETS come protagonisti rientra nell’ambito del sostegno alle persone vulnerabili.

Si tratta di uno dei settori, infatti, in cui storicamente il contributo del Terzo Settore è più importante.

Il PNRR gli dedica l’investimento 1.1 - nell’ambito della Componente 2.1 del PNRR “Servizi sociali, disabilità e marginalità” - con l’obiettivo di sostenere le persone fragili attraverso il rafforzamento e la costruzione di infrastrutture per i servizi sociali territoriali.

Il finanziamento totale di 500,1 milioni di euro si articola in quattro diverse sottocategorie di interventi, la cui realizzazione è affidata sostanzialmente ai Comuni, in forma singola o associata:

  1. il primo sub-investimento, per cui sono stanziati 84,6 milioni di euro, è denominato “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”
  2. il secondo è chiamato “Autonomia degli anziani non autosufficienti” ed è quello che assorbe la maggior parte delle risorse stanziate per questa misura, pari a 307,5 milioni di euro
  3. il terzo, del valore complessivo di 66 milioni di euro, è dedicato al “Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione”
  4. l’ultimo, del valore totale di 42 milioni di euro, prende il nome di “Rafforzamento dei servizi sociali attraverso l’introduzione di meccanismi di supervisione per gli assistenti sociali”.

I progetti finanziati e lo stato dell’arte in Lombardia

In parallelo, anche il rapporto “PNRR a un anno dalla conclusione. Il punto del Terzo Settore”, dedica un focus specifico al tema del sostegno alle persone vulnerabili.

Ciò che emerge è che, secondo quanto riportato da Italia domani, sono 946 i progetti PNRR riconducibili alle quattro linee di intervento sopra citate, per un importo totale di circa 488 milioni di euro.

Sempre secondo il dossier, la Regione con più interventi in questo ambito, pari a 147, è la Lombardia, che si conferma anche il territorio con il più alto numero di risorse assegnate, pari a 75,5 milioni.

Complessivamente, invece, i progetti destinati alle persone fragili che vedono un coinvolgimento diretto degli ETS sono 419, per un valore totale di circa 158,4 milioni di euro.

L’auspicio che si può dedurre dall’analisi di uno dei principali focus tematici, e a livello generale dal report 2025, è che nei prossimi mesi il Terzo settore venga ulteriormente coinvolto, per contribuire a co-disegnare politiche pubbliche più giuste, efficaci e radicate nei bisogni reali delle persone e dei territori.

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