• Crabyon. Fibra di chitn/chitosano per la medicazione delle ferite chirurgiche

    di Redazione Open Innovation

Proponente: Pasquale Pica, progetto di lavoro del corso IFTS Cosmo con il Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento Spa

Scopo della Soluzione Innovativa proposta

Si tratta di uno studio sperimentale clinico aperto su un tessuto-medicale multistrato a base di Chitina che può svolgere un’attività cicatrizzante, soprattutto se arricchito dalla presenza di acido ialuronico, peptidi e altri composti. Si dimostra utile in tutti i casi di ritardata o difficile cicatrizzazione: il film naturale di Chitina che si forma sulla pelle è ben tollerato e privo di effetti collaterali.

In cosa consiste la Soluzione Innovativa proposta

Il Chitin/Chitosano è una sostanza di origine naturale di colore bianco e porosa, che forma la base per il carapace di crostacei quali granchi e aragoste. Deriva infatti dal riciclo degli scarti dell’industria alimentare.

Per le sue caratteristiche detiene un importante grado di attenzione per la possibilità di essere applicata in campo medico con effetti benefici sulla salute umana. Ad oggi si è riusciti ad implementare un processo industriale per produrre Chitin/Chitosano in soluzione senza utilizzare solventi organici e a presentarsi sul mercato con il nome commerciale di Crabyon, una fibra co-estrusa con cellulosa/viscosa. Alla base dello sviluppo di questa fibra vi è la struttura chimica del Chitin/Chitosano, molto simile a quella della cellulosa.

In fase di filatura è possibile mischiare con altre fibre quali cotone, lana e come già detto viscosa. Ciò rappresenta un’innovazione tecnico-scentifica perché nel suo processo di lavorazione si ottiene una soluzione ricca di glucosammina, acetilglucosammina e oligomeri, molecole tutte utili per il trattamento della cute. Infatti inseriti in appositi dispositivi medici si è in grado di svolgere un ruolo fondamentale nel processo di granulogenesi del tessuto, favorendo una capacità di modulare la produzione di collageno, evitando la sua produzione eccessiva e irregolare, come spesso si verifica durante la cicatrizzazione di una ferita cutanea.

La funzionalità più importante è quella dell’attivazione di Lisozina e Chitinasi, due enzimi che decompongono la membrana cellulare ed inibiscono la crescita dei batteri. Attraverso tale funzione, il bio-sistema naturale viene mantenuto ben bilanciato ed il corpo umano viene protetto da batteri e da sostanze tossiche. La chitina è naturale al 100% ed è perfettamente assorbibile tramite epidermide.

Il Chitin/Chitosano viene fissato al tessuto durante il processo di finissaggio. La sua funzione antibatterica rimane inalterata anche dopo lavaggi o abrasioni da parte di agenti esterni.

La percentuale di Chitin/Chitosano nella fibra può essere modulata dall’1% a 99%, a seconda dell’utilizzo finale.

Il Crabyon previene la disidratazione della pelle poiché la sua capacità di mantenere il livello di umidità è maggiore di ogni altra fibra cellulosica. Allo stesso tempo presenta una mano vellutata e non irrita la pelle risultando così confortevole anche per persone con pelle debole o sensibile, come bambini, anziani e malati. Le proprietà fisiche sono identiche a quelle di una normale fibra di viscosa. La tingibilità con coloranti diretti e reattivi è eccellente mostrando ottimi risultati in termini di colore.

Dato che è realizzato con materiale organico è totalmente biodegradabile non recando nessun danno all’ambiente. Dopo esser stato sepolto nel terreno la decomposizione ha inizio tra le 2 settimane e i 2 mesi, tempo simile a quello relativo alla decomposizione delle foglie.

 

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1 contributo

Redazione Open Innovation

10/09/2020 alle 16:00

Risultato di uno studio sperimentale in ambito clinico, è anche un esempio virtuoso degli esiti dei percorsi IFTS finanziati da R.L. - Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro e della loro capacità di innovazione.

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