VEGA ha finalmente lasciato la Terra. Il razzo dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, è stato lanciato nella notte tra il 2 e il 3 settembre da una base della Guyana francese, dopo diversi rinvi legati alle avverse condizioni meteo e al lockdown imposto dalla pandemia.
Il lancio mette fine dunque a una lunga attesa e inaugura una nuova era di servizi per lo Spazio.
VEGA ha infatti portato in orbita ben 53 tra micro, nano e mini satelliti: il razzo europeo si è così dimostrato un vettore valido e a costi accessibili per le tecnologie messe e a punto dai privati. Un passaggio che può imprimere una forte accelerazione alla Space Economy.
Il lancio è stato multiplo: VEGA ha rilasciato a quote orbitali diverse satelliti il cui peso varia a da uno a 400 chilogrammi, costruiti da 21 società di 13 diverse nazioni.
A bordo anche ION CubeSat Carrier di D-Orbit, azienda comasca che con il progetto NOCTUA su un innovativo satellite per il monitoraggio del territorio è tra i vincitori del bando “Call Hub” di Regione Lombardia. Il satellite affidato a VEGA ha la funzione di trasportatore di cubesats.
La novità dei lnumerosi lanci a quote differenziate, senza precedenti per un vettore europeo, è stata resa possibile dall’esordio del nuovo sistema di distribuzione SSMS (Small Spacecraft Mission Service).
SSMS è uno strumento flessibile, frutto collaborazione tra società italiane e della Repubblica Ceca con l’Italia capofila, e si candida a fare la differenza nei servizi di messa in orbita che le agenzie spaziali possono mettere a disposizione dei privati.
Con questo lancio VEGA ha dimostrato una capacità di carico che diventa un asset importante nel settore, in grande espansione, dei satelliti che abilitano nuovi servizi commerciali.