“Ecco ‘Mai solo’, la nostra risposta ai nuovi bisogni creati dal Covid”

Solidarietà, organizzazione, capacità di ascolto e di reazione in tempi rapidi. Ecco gli ingredienti di “Mai solo, se resti a casa”, progetto avviato in soli tre giorni a Milano in pieno lockdown per la consegna di beni di prima necessità agli anziani costretti in casa e capace di evolversi ancora, per dare risposta ai nuovi bisogni segnalati dal territorio: con “spese sospese” regalate a famiglie in difficoltà, e ora con la raccolta e ripristino di pc e tablet per la Didattica a distanza.

Per la sua attenzione a uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, “Salute e benessere”, “Mai solo” è tra le realtà presentate su Lombardia 2030, la sezione di questa piattaforma dedicata da Regione Lombardia ai progetti che sul territorio raccolgono le sfide sociali, ambientali ed economiche proposte proprio dai 17 Sustainable Development Goals.

Il servizio in lockdown

L’idea di “Mai solo, se resti in casa” prende corpo grazie all’iniziativa di Energie Sociali Jesurum, associazione nata per mettere in rete pubblico, privato e Terzo Settore su progetti sociali.

Quanto la Lombardia è costretta al lockdown in primavera, diventa subito chiaro che penalizza chi è costretto in casa come anziani, ma anche famiglie con disabili a carico o genitori single. Il 2 marzo esordisce “Mai solo”: una rete di volontari consegna gratuitamente a domicilio spesa, farmaci, alimenti per animali a chi non può o non deve uscire, o agli anziani che non hanno confidenza con i pagamenti on line.

La particolarità di “Mai solo se rimani a casa” sta poi nella gestione dei turni, del tutto automatizzata grazie a una piattaforma tecnologica commissionata dall’associazione: chiunque può rendersi disponibile per qualche ora come volontario, guardare sulla piattaforma le consegne richieste e prenderle in carico, sempre dalla piattaforma, per il giorno e l’ora stabiliti.

Numeri ed evoluzioni

Non solo: ad aprile “da un giorno all’altro ci arrivano decine e decine di richieste di pacchi alimentari - racconta Francesca Corradi di Energie Sociali Jesurum - così decidiamo di ampliare il servizio con delle ‘spese sospese’, pagate cioè per le famiglie che non possono più permettersele, magari perché rimaste senza lavoro a causa del lockdown.

Questo secondo servizio si sovrappone in parte al primo e viene portato avanti fino a giugno-luglio, “quando sono le stesse famiglie a dirci di essere di nuovo in grado di provvedere da sé”.

Fino a quel momento “Mai solo se rimani a casa” ha mobilitato più di 200 volontari, consegnato 2.500 farmaci e oltre 6 mila pacchi alimentari, ‘adottato’ temporaneamente 70 famiglie in crisi.

A luglio e fino ad agosto parte poi “Mai solo con i tuoi bimbi”, campus estivo gratuito che coinvolge 21 bambini tra i 6 e gli 11 anni. Con il rientro a scuola e l’altalena di lezioni in classe, quarantene e DAD l’associazione intercetta un nuovo bisogno: quello di pc e tablet per la didattica a distanza, che ancora tanti, troppi ragazzi milanesi non hanno a disposizione.

Ecco allora che a inizio novembre viene battezzato “Mai soli, con o senza campanella”, con cui l’associazione invita i cittadini a regalare - invece di buttare - vecchi dispositivi inutilizzati o non più funzionanti. Grazie al lavoro di un team di volontari con competenze informatiche, ciascuno dei pc o tablet donati dai cittadini verrà ripristinato: alla normale manutenzione si aggiunge l’eliminazione dei dati personali del donatore. Pc e tablet, così risistemati, saranno consegnati agli studenti appartenenti a famiglie in difficoltà individuati dalle reti territoriali,

Scopri questo e altri progetti - e promuovi anche tu la tua iniziativa per uno Sviluppo Sostenibile - su “Lombardia 2030”.