• Premio Lombardia è Ricerca

    “Verso la fotosintesi artificiale: imitando le piante produciamo energia pulita”

    Alla Scala la Giornata della Ricerca con i vincitori del Premio Lombardia è Ricerca: guarda il video

    di Redazione Open Innovation | 09/11/2021

Hanno studiato e imitato un processo chimico fondamentale come quello della fotosintesi per arrivare a “energia pulita dalla fotosintesi artificiale ispirata ai meccanismi della natura”, per ottenere cioè idrogeno ‘verde’, e dal palco del Teatro alla Scala hanno raccontato le loro ricerche e i loro obiettivi.

Proprio alla Scala infatti lunedì 8 novembre Pierre Joliot, Marcella Bonchio e Markus Antonietti sono stati insigniti del Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, promosso da Regione Lombardia per la migliore scoperta scientifica nell’ambito delle Scienze della Vita. La cerimonia ha chiuso la Giornata della Ricerca, dedicata alla memoria di Umberto Veronesi e realizzata in collaborazione con l’omonima Fondazione da lui creata.

L’edizione 2020-2021 della Giornata e del Premio era dedicata alla Sostenibilità Ambientale: i tre vincitori sono stati selezionati da una giuria di 15 top scientist di livello internazionale.

Hanno lavorato - anzitutto il biologo Pierre Joliot, professore emerito al Collège de France, figlio e nipote di Premi Nobel - per comprendere e massimizzare l’efficienza della fotosintesi naturale, e per realizzare due sistemi artificiali - Antonietti e Bonchio - che replicano il processo naturale della scissione dell’acqua nei suoi componenti, ossigeno e idrogeno, ma con materiali più robusti e maggiore efficienza.

Ricerche che guardano a due importanti ricadute: da un lato la produzione di un idrogeno completamente verde, prodotto cioé senza emissioni di gas serra e utilizzando solo energia da fonti rinnovabili; dall’altro un riequilibrio dell’eccesso di anidride carbonica, una delle cause del cambiamento climatico.

Non solo: la fotosintesi artificiale permetterà “una democratizzazione nella produzione di energia” ha assicurato dal palco Markus Antonietti, direttore del Max Planck Institute of Colloids and Interfaces e professore all’Università di Potsdam, in Germania.

Da parte sua Marcella Bonchio, Ordinaria di Chimica Organica all’Università di Padova, ha raccontato di come in laboratorio ha imparato che “la scienza è incertezza”, e ha elogiato il Premio perché “ci permetterà di fare squadra e di finanziare collaborazioni importanti: di questo c’è bisogno, la sfida è difficilissima”.

In collegamento video poi il saluto del professor Joliot da Parigi, che ha voluto sottolineare l’importanza della ricerca di base per il progresso della conoscenza. Un punto su cui ha insistito anche il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, nell’intervento video che ha voluto dedicare alla Giornata.

Per i tre vincitori un assegno da 1 milione di euro, per portare avanti i propri studi in collaborazione con cinque enti di ricerca lombardi. Il 70% del Premio è destinato proprio a ricerche condotte in sinergia sul territorio regionale.

Guarda il video della Giornata della Ricerca, scopri tutti gli ospiti e gli interventi: clicca qui.

“Il nostro 'Nobel per la ricerca' - ha sottolineato il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana - si conferma uno dei massimi riconoscimenti a livello internazionale: le ricerche premiate avranno delle ricadute importanti anche in Lombardia su un tema che tocca da vicino il benessere dei nostri cittadini”.

“È una grande opportunità di lavoro per i nostri ricercatori - ha rimarcato Fabrizio Sala, assessore regionale a Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione —, che potranno confrontarsi con i vincitori con studi da cui deriverà un nuovo impulso alla ricerca fondamentale sui meccanismi della fotosintesi, per garantire in futuro uno sviluppo sostenibile, pulito e neutro quanto a emissioni di CO2”.

All’evento era presente anche il ministro alla Ricerca e Università Maria Cristina Messa: “Con la pandemia il ruolo sociale della scienza è diventato più chiaro ed evidente a tutti, con questo riconoscimento Regione Lombardia avvicina ancor più scienza e società. Come ministero vogliamo finanziare la ricerca senza distinguere tra di base, industriale e applicata ma guardando alla qualità. Da qui a dicembre 2022 metteremo a bando per tutto il sistema quasi 10 miliardi di euro”.

Ricerca e innovazione sono state dunque le altre ‘protagoniste’ della Giornata, anche nelle parole del governatore Fontana. “Questo evento è la dimostrazione della volontà di Regione Lombardia di sostenere con la massima determinazione ricerca e innovazione come volano di sviluppo. Del resto, se siamo potuti tornare alla Scala in presenza per questa Giornata lo dobbiamo ai ricercatori che hanno saputo trovare dei vaccini contro il Covid”.

“La ricerca scientifica è fondamentale per la qualità della vita di tutti noi e per la soluzione dei grandi problemi del nostro tempo”, ha detto poi Paolo Veronesi, presidente dell’Associazione fondata dal padre Umberto. E ha ricordato, nel quinto anniversario della sua scomparsa, come per l’oncologo la ricerca non si fermasse mai: “Fino all’ultimo ha guardato a nuovi sviluppi”.

Personale e sentito l’intervento di Gerry Scotti, ambasciatore della Ricerca di Regione Lombardia: “Un anno fa, l’8 novembre del 2020, ero ricoverato in terapia intensiva. Non è una cosa facile da raccontare. E vorrei raccontarla a tutti coloro che ‘negano’ il virus, bastava venirmi a trovare. Se dieci giorni dopo sono stato giudicato guarito lo devo all’organizzazione della Regione Lombardia, alla sua macchina sanitaria e agli uomini e alle donne che ci lavorano”. 

Sul palco anche le innovazioni che migliorano la nostra vita quotidiana, con un focus su imprese e progetti lanciati sul territorio. A dimostrazione di quanto sia importante l’obiettivo di portare anche alle PMI il “patrimonio” di R&I messo a punto nel ricchissimo ecosistema lombardo della ricerca, a partire dal mondo accademico: quanto conti insomma fare trasferimento tecnologico.

 

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