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Foro regionale

02/02/2022

Nuovo Foro regionale ricerca e innovazione: al via la selezione di 10 esperti

La call internazionale di Regione Lombardia aperta dall’1 al 31 marzo. Le funzioni previste

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Conto alla rovescia per la selezione dei 10 nuovi esperti che andranno a comporre il nuovo Foro regionale per la ricerca e l’innovazione, l’organismo istituito da Regione Lombardia per affiancare l’istituzione nella gestione di tutte le tematiche relative a R&I, a partire dagli impatti su società e territorio.

Nella seduta del 31 gennaio la Giunta regionale ha infatti approvato la “Call di raccolta delle candidature per la costituzione del Foro regionale per la ricerca e innovazione”, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala.

Il procedimento selettivo, di evidenza pubblica e a carattere internazionale, permetterà di raccogliere le candidature al Foro, che verranno esaminate da una Commissione tecnica di valutazione composta da cinque esperti nelle materie afferenti alle politiche regionali di ricerca e innovazione.

La Call sarà aperta dall’1 al 31 marzo 2022, e ne verrà data evidenza anche su riviste internazionali.

Gli esperti selezionati riceveranno ciascuno un compenso annuo lordo di 30 mila euro e resteranno in carica tre anni.

Il primo Foro

Il “Foro regionale per la ricerca e innovazione”, uno degli strumenti previsti dalla legge 29/2016 “Lombardia è Ricerca e Innovazione”, è stato istituito nel 2017 e attivato con i primi dieci esperti nel 2018.

È stato guidato dal professor Mario Calderini, Direttore Alta Scuola Politecnica e del Centro Tiresia in Innovazione e Finanza per l’Impatto Sociale del Politecnico di Milano, e ha visto la partecipazione di studiosi attivi in Gran Bretagna, USA, Belgio, Francia oltre che in ltalia.

La Call per il nuovo Foro

La Call di Regione Lombardia in apertura l’1 marzo prevede che i componenti del Foro siano selezionati tra esperti di livello internazionale, individuati nell’ambito di discipline scientifiche, ma anche sociali e umanistiche per supportare l’azione Regione Lombardia operando nel rispetto dei criteri di indipendenza, terzietà, imparzialità, con vincolo di riservatezza e trasparenza.

I 10 esperti del Foro dovranno riunirsi almeno quattro volte l’anno - anche on line - e saranno chiamati a svolgere funzioni consultive, propositive, informative.

Al Foro regionale per la ricerca e l’innovazione si chiede infatti di tenere aggiornata Regione Lombardia sulle ultime frontiere di ricerca e innovazione, di coinvolgere i cittadini per valutare le possibili ricadute sociali di determinate tecnologie, di dare indicazioni concrete alla Giunta regionale per la stesura di documenti programmatici e per la gestione delle policies relative a tutti gli ambiti connessi a ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.

Per la loro selezione, oltre ai titoli verranno richiesti “profili abilitanti di provata esperienza”, da ambiti afferenti al macro-campo del rapporto tra tecnoscienza e società, quali:

RRI, Responsible Research and Innovation; STS, Science and Technologies Studies; Comunicazione pubblica della scienza; Participative and deliberative methods; Public Engagement; Social innovation; Social impact and social impact assessment; Sociologia del rischio; Sociologia della scienza; Technology assessment and governance; Open Innovation; Open science; Open Data; Data Ethics; Bioetica; Education; Diritto applicato alle nuove tecnologie; Sviluppo Sostenibile; Technology Transfer.

Le azioni del Foro previste dalla Call

La Call specifica quali saranno i compiti dell’organismo regionale con funzioni consultive, propositive, informative.

Il Foro in particolare:

- alimenta il dibattito pubblico sull’impatto sociale degli avanzamenti tecno-scientifici e il confronto tra società civile, comunità scientifica, attori del sistema regionale della ricerca e dell'innovazione compresi i Cluster, i parchi tecnologici e gli IRCCS;

- elabora pareri e proposte alla Giunta regionale e al Consiglio regionale per la redazione del Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento tecnologico;

- fornisce alla Giunta regionale indicazioni utili per stabilire criteri, priorità e strategie di intervento;

- indica metodi di partecipazione pubblica, per coinvolgere i cittadini su progressi tecnologici e fenomeni di innovazione che possono avere un impatto rilevante sulla società e sull’economia;

- monitora i mutamenti di sensibilità e opinione della società rispetto a tematiche tecnico-scientifiche e informa l’istituzione dell’esito di tali valutazioni;

- monitora la compliance sulla sicurezza delle infrastrutture digitali e critiche, ed elabora proposte e indirizzi per le politiche di gestione e governance della sicurezza digitale;

- si confronta con le Istituzioni per la ricerca e l’innovazione nazionali e internazionali;

- contribuisce a diffondere il trasferimento dei risultati della ricerca all’attività economica.

In allegato la delibera che riporta in calce il testo della “Call di raccolta delle candidature per la costituzione del Foro regionale per la ricerca e innovazione”.

 

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