Regione Lombardia prepara misure “strettamente legate all’AI, per circa 80 milioni di euro divisi in due finestre”.
Questo l’annuncio fatto dall’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi agli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale, venerdì 5 luglio 2024, a cui è intervenuto anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
L’evento, promosso da Regione Lombardia come momento di confronto tra gli stakeholder su questa tecnologia oggi nevralgica, ha visto una grande partecipazione: 280 i presenti nella Sala Biagi di Regione Lombardia, 300 gli utenti collegati in streaming per seguire i panel con i diversi esperti e ascoltare gli obiettivi di Regione.
In primis, a livello di fondi stanziati anche per supportare la diffusione nella PA delle competenze indispensabili a gestire un’implementazione di tecniche di AI.
Gli orizzonti
“L’Intelligenza Artificiale – ha esordito il presidente Fontana – è una delle realtà in cui crediamo molto. Potrà darci una grande mano in campo sanitario, offrendoci una possibilità nuova di gestire meglio i dati nel rispetto della privacy. Sarà utilissima anche per fare campagne di prevenzione per anticipare gli esiti di certe patologie e nella gestione della quotidianità dei servizi sanitari”. Il presidente poi ha sottolineato la necessità di arrivare a una regolamentazione “che, forse, è partita un po’ in ritardo. Adesso l’altro problema è quello del rapporto con il garante della privacy, servono da subito regole chiare e certe per evitare ci siano conflitti. Comunque l’IA rappresenta il presente e sempre di più anche il futuro: è un’opportunità che vogliamo cogliere appieno per migliorare le risposte da dare ai nostri cittadini in più ambiti possibile”.
Proprio in quest’ottica è nata LombardIA, l’iniziativa di Regione Lombardia per coinvolgere in un percorso condiviso di riflessione e azioni sul tema dell’Intelligenza Artificiale istituzioni pubbliche, associazioni di categoria, università e centri di ricerca, mondo imprenditoriale, fondi di investimento, fondazioni specializzate, singoli esperti e ricercatori.
LombardIA è entrata nel vivo con gli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale.
Vuoi partecipare a LombardIA e conoscere gli aggiornamenti sul tema? Iscriviti qui.
Il resoconto del dibattito
La mattina di lavori è stata dunque l’occasione per tracciare lo stato dell’arte, le opportunità per le startup, la visione strategica, le possibili applicazioni per le Pubbliche amministrazioni, senza dimenticare le implicazioni sociali, con uno sguardo a 360 gradi sul tema.
Guarda la video registrazione dell’evento e scopri di più su LombardIA.
Si è parlato dunque dei vantaggi offerti dall’Intelligenza Artificiale: che ha permesso ad esempio alla Pirelli di azzerare il fermo macchina nei propri impianti grazie alla manutenzione predittiva, come ha spiegato il vice presidente esecutivo Marco Tronchetti Provera.
Da lui anche un riconoscimento alla Lombardia che già oggi “è avanti, perché qui c’è già un’abitudine alla triangolazione tra istituzioni, atenei e imprese” necessaria per affrontare al meglio le sfide di sviluppo dell’AI, in un mercato globale che non ci vede ancora al passo su questo fronte.
Ecco allora anche la voce del mondo della ricerca. Con l’appello di Gianmario Verona, già rettore della Bocconi e presidente della Fondazione Human Technopole che si prepara ad aprire all’esterno le proprie infrastrutture di ricerca: “Dobbiamo diventare più bravi nelle materie Stem, fondamentali ormai anche per esercitare professioni umanistiche”.
E il rilancio di Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico, ora alla Fondazione PoliMi e Presidente di MOST - Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: “Abbiamo bisogno di un grande ecosistema dedicato: noi ci stiamo lavorando, con fondi privati per accelerare i tempi”.
Il nodo dei finanziamenti
Il ruolo dei fondi pubblici a sostegno dell’innovazione sul fronte dell’AI è stato in effetti uno dei punti centrali del dibattito. Ad esempio con la testimonianza di Uljan Sharka, Chief Executive Officer di iGenius, e di Stefania Di Bartolomeo, Founder e CEO di Physis Investment fondata a Chicago, che come giovani imprenditori hanno sollecitato rispettivamente a “valorizzare di più le startup europee, le grandi imprese nostrane dovrebbero scegliere i loro prodotti invece di quelli statunitensi”, e a “imparare a semplificare guardando all’ecosistema dell’innovazione degli USA”.
In particolare, Sharka ha invitato a non puntare sui fondi pubblici “per una questione di tempi”: le evoluzioni dell’AI oggi sono troppo veloci, non c’è altro modo per le startup di stare al passo se non quello di avere finanziamenti da privati, che quindi devono assumersi una responsabilità su questo fronte.
Il contributo per le Life Sciences
Un altro panel è stato dedicato alle enormi potenzialità dell’AI per la ricerca medica e farmacologica, come testimoniato dal Direttore Generale Fondazione Telethon, Francesca Pasinelli e dal Presidente Dompé Farmaceutici, Sergio Dompé: perché se è vero che in questo campo a livello di aziende attive nel campo Life Science “abbiamo meno massa critica”, come ricorda Dompé, è anche vero che “proprio grazie a queste tecnologie postiamo ridurre il gap attuale”, dal momento che l’AI potrò accorciare tempi e costi della ricerca.
Le aspettative intorno all’AI insomma sono alte. Senza dimenticare però aspetti problematici. Come il fatto che “ogni volta che usiamo uno strumento come Chatgtp o servizi analoghi di AI consumiamo tra 5 e 10 volte più energia di quella che utilizziamo per una ricerca con Google”, come precisato dal moderatore Massimo Sideri.
E ancora, per Oreste Pollicino - Professore Associato dell’Università Bocconi - occorre ricordare che in gioco non c’è solo una trasformazione tecnologica, ma “valoriale”, mentre il filosofo Cosimo Accoto (Research Affiliate & Fellow al prestigioso MIT Boston) ha interrogato la platea sui nodi dell’impatto sociale, della responsabilità e dell’equità dei nuovi servizi offerti grazie all’AI.
Le iniziative di supporto di Regione Lombardia
È toccato infine all’assessore Fermi dare un quadro delle iniziative che Regione Lombardia ha in cantiere a supporto di imprese e PA sul fronte AI.
“Stiamo preparando diverse misure - ha spiegato Fermi -. La prima è una manifestazione di interesse per Università e i Centri di ricerca, già aperta. Poi c’è ‘Collabora e Innova’, che cuba circa 100 milioni con la speranza che una parte venga utilizzata per diffondere in maniera consapevole l’Intelligenza Artificiale. E poi ci saranno altre misure strettamente legate all’AI, per circa 80 milioni di euro divisi in due finestre”.
Ma non è tutto. “C’è un ultimo tema – ha proseguito l’assessore – che è quello delle competenze: metteremo a disposizione circa 8 milioni per il mercato del lavoro e per la Pubblica Amministrazione, perché le competenze sono fondamentali in un mondo che cambia così rapidamente. La Lombardia sul tema dell’innovazione è avanti rispetto non solo al panorama italiano, ma anche a quello europeo: stiamo provando a costruire una rete di soggetti che possano dare spunti e stimoli per aiutare il pubblico a spendere bene i soldi in questo ambito”.