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Premio Lombardia è Ricerca

23/10/2025

Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per studenti, ecco le 3 scuole vincitrici del 2025

Scopri di progetti di Facchinetti (Castellanza), Caio Plinio Secondo (Como), Ettore Majorana (Rho)

Redazione Open Innovation

Un dispositivo studiato e costruito per permettere a un compagno con disabilità motorie e verbali di comunicare con la classe, presentato dall’Isis (Istituto statale di istruzione superiore) Facchinetti di Castellanza (Varese); un progetto messo a punto per semplificare e incentivare la prevenzione secondaria, proposto dall’Ites (Istituto tecnico economico statale) Caio Plinio Secondo di Como. E un gioco pensato come stimolo e supporto per la memoria di chi ha una malattia neurodegenerativa come l’Alzheimer, realizzato dai ragazzi del liceo Ettore Majorana di Rho (Milano).

I premi e la consegna l’8/11 al Teatro alla Scala a Milano

Questi i progetti selezionati come i migliori tre per l’edizione 2025 del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per gli studenti di Regione Lombardia.

La posizione in classifica delle tre scuole tra primo, secondo e terzo premio verrà invece svelata solo l’8 novembre: quel giorno, contestualmente al Premio internazionale  ‘Lombardia è Ricerca’ per scienziati, gli studenti verranno premiati da Gerry Scotti - da sempre vicino ai giovani e al mondo della Ricerca - nel corso della Giornata della Ricerca, promossa da Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Veronesi al Teatro alla Scala di Milano.

I primi tre gruppi di studenti classificati riceveranno da Regione Lombardia rispettivamente 13.000, 9.000 e 7.000 euro.

Ulteriori 6.000 euro andranno a ognuno degli istituti di provenienza dei vincitori, risorse da destinare al miglioramento di materiali e/o a strumenti che favoriscano le attività didattiche degli studenti.

Al premio in denaro si aggiunge inoltre la possibilità, per gli studenti vincitori, di visitare il sito del JRC (Joint Research Centre) della Commissione Europea di Ispra (Varese), uno dei principali campus di ricerca in Europa dotato di laboratori e infrastrutture di ricerca all’avanguardia.

Presidente Fontana: lavoro di squadra, interpreta al meglio la nostra concretezza

“Voglio complimentarmi con gli studenti, le loro famiglie, gli insegnanti e i dirigenti scolastici degli istituti che quest’anno – ha sottolineato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – sono stati selezionati nella short list dei tre migliori progetti del Premio ‘Lombardia è ricerca’ rivolto alle scuole. Questi ragazzi, grazie al loro impegno e alla loro capacità di lavorare in squadra, hanno saputo interpretare al meglio i valori del ‘saper fare’ lombardo, coniugando creatività, concretezza e impegno. La Regione è in prima linea per sostenere e valorizzare i giovani talenti che rappresentano il futuro del nostro territorio, perché come dice il nostro claim ‘Lombardia, qui puoi”.

Fermi: spazio alle idee di giovani talenti, l’innovazione è un percorso condiviso

“Ancora una volta – ha evidenziato l’assessore regionale a Università, Ricerca, Innovazione Alessandro Fermi – rimango piacevolmente stupito dai nostri ragazzi. È motivo di orgoglio per Regione Lombardia sapere che ci sono giovanissimi che si impegnano per rendere migliore il futuro di tutti. Ho letto con attenzione le presentazioni di tutti i progetti che ci sono stati sottoposti e ognuno ha saputo interpretare lo spirito di questo premio in modo esemplare. Le idee che sono state esposte dimostrano che l’innovazione non nasce solo nei laboratori o nelle aziende, ma può e deve partire anche dalle aule scolastiche, dove si formano i protagonisti del futuro della Lombardia. La Regione crede fortemente nel valore dell’educazione e nella capacità dei giovani di immaginare soluzioni nuove per migliorare il nostro territorio. Iniziative come questa ci ricordano che l’innovazione è un percorso condiviso, che unisce scuola, istituzioni e comunità: la Lombardia del domani nasce anche dalle idee dei più giovani”.

I tre progetti scelti: le schede

Come comunicare con un compagno con disabilità

L’Isis Facchinetti di Castellanza (Varese) presenta ‘Speak-I: quando la tecnologia dà voce all’inclusione’, frutto del lavoro di un gruppo di sette studenti.

“Si tratta di un progetto – hanno spiegato dalla scuola – nato per permettere a Simone, studente con disabilità motorie e verbali, di comunicare in autonomia. Inserito in una nuova classe, abbiamo voluto sfruttare le ore di educazione civica per creare attorno a lui un vero spirito di gruppo, trasformando la tecnologia in strumento di inclusione”.

Il funzionamento di Speak-I è semplice e innovativo: grazie a una fotocamera e all’intelligenza artificiale, il sistema riconosce i movimenti di bocca e mani, li traduce in lettere e parole, che vengono poi lette da un software di text-to-speech. Il tutto è controllato da un pedale, appositamente adattato alle capacità motorie di Simone.

“L’originalità del progetto Speak-I risiede in due elementi - hanno concluso -. Il primo è la personalizzazione totale: non esiste infatti un altro sistema identico, perché l’alfabeto dei movimenti è stato progettato specificamente sulle capacità di Simone. Il secondo è, invece, il percorso umano e relazionale che ha guidato tutto il progetto. Siamo partiti dalla persona, dai suoi bisogni, limiti e potenzialità, e abbiamo usato la tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale, non come fine, ma come mezzo per costruire relazioni”.

Semplificare e incentivare la prevenzione secondaria

È invece dell’Ites Caio Plinio Secondo di Como il progetto ‘FreeScreening’, pensato per semplificare e incentivare la prevenzione secondaria, cioè quella fase in cui gli screening possono fare davvero la differenza nel rilevare precocemente eventuali problemi di salute.

“L’idea – hanno spiegato i due studenti autori del progetto – nasce da un’esigenza concreta. Oggi chi vuole accedere a uno screening sanitario spesso si trova a dover cercare informazioni su siti diversi, con procedure complicate o poco chiare. FreeScreening vuole risolvere questo problema offrendo un unico punto di riferimento, semplice e accessibile a tutti. Attraverso il sito, le persone possono visionare tutti gli screening attivi nella propria zona, in particolare quelli disponibili in Regione Lombardia, e prenotarli direttamente in pochi click. Inoltre, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale e di una serie di parametri matematici, la piattaforma è in grado di suggerire gli screening più indicati per ciascun utente. Questi suggerimenti sono personalizzati in base a fattori come età e sesso, e altri elementi rilevanti. Per rendere tutto ancora più coinvolgente, è stato introdotto un sistema a punti: ogni volta che una persona completa uno screening, guadagna dei punti che può poi utilizzare per ricevere premi o incentivi”.

Un gioco per la memoria di chi soffre di Alzheimer

Dal liceo Ettore Majorana di Rho arriva, infine, il terzo progetto, dal titolo ‘RicordaMi’, un gioco pensato come stimolo e supporto, un piccolo gesto per restare ancorati alla memoria e alla relazione con gli altri.

“L’obiettivo – hanno spiegato i due ragazzi che hanno messo a punto questo strumento innovativo – è offrire un’attività interattiva che non sia solo un esercizio, ma anche un momento di condivisione capace di accendere legami affettivi e mantenere vivo ciò che l’Alzheimer tenta di spegnere. Di fronte a una malattia che non ha ancora una cura definitiva, ogni gesto che favorisca la stimolazione cognitiva e la relazione diventa prezioso. Proprio da questa consapevolezza ‘RicordaMi’ prende forma. Si tratta infatti di un’attività interattiva costituita da un gioco fisico, supportato da una piattaforma web, che intende rallentare il decorso dell’Alzheimer e monitorare la sua evoluzione. La strategia è fondata su un approccio personalizzato e relazionale, che unisce stimolazione cognitiva e coinvolgimento affettivo”.

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