• Lombardia 2030

    “Coderdojo, così bimbe e bimbi imparano a programmare robot e droni giocando”

    Scopri su Lombardia 2030 uno dei progetti in linea con i 17 Obiettivi sostenibili dell’Agenda ONU

    di Redazione Open Innovation | 18/11/2020

Una comunità per imparare - giocando - a programmare, a conoscere nuove tecnologie, a lavorare in team. Questo è Coderdojo a Milano, progetto pioneristico rivolto ai giovanissimi che nell’ormai lontano febbraio 2013 ha portato anche all’ombra della Madonnina la passione per il coding promossa da un movimento internazionale nato in Irlanda grazie all'iniziativa di Angelo Sala, con il ruolo di "Champion del Dojo" milanese.

Coderdojo Milano è però molto più di un insieme di corsi per insegnare a bambine e bambini l’abc della programmazione. Certo, quest’attività rimane la base delle varie iniziative: in diversi spazi, i mentor di Coderdojo - tutti volontari, più o meno smanettoni e appassionati di informatica - accolgono giovani tra i 7 e i 17 anni mettendoli davanti a un pc per muovere insieme i primi passi con Scratch o altri ambienti, creare videogiochi, applicazioni, pagine web, ma anche manovrare piccoli robot e - da quest’anno - pure dei droni.

Tutto questo si impara attraverso “eventi aperti, spesso ospitati dalle imprese - racconta Valerio Avagliano, presidente dell’associazione Piccole Variabili che porta avanti il progetto CoderDojo Milano -. I nostri però non sono propriamente corsi o lezioni, quello che ci distingue da vere e proprie scuole nate dopo di noi è l’obiettivo più generale di far appassionare gli studenti alle nuove tecnologie, aggiornandole via via”.

Non a caso allora Coderdojo Milano è tra le realtà che hanno deciso di promuoversi nella sezione “Lombardia 2030” di questa piattaforma, dedicata a progetti in linea con i 17 Obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Coderdojo Milano infatti oltre a fornire competenze fondamentali per le professioni del futuro promuove un modello formativo innovativo, in cui i mentor affiancano gli aspiranti programmatori come figure di supporto, lasciando grande spazio al confronto e all’insegnamento tra pari.

Molta attenzione viene data poi alla parità di genere, coinvolgendo bambine e ragazze sul fronte delle materie STEM che troppo spesso le scuole non riescono a coltivare adeguatamente. Inclusione è la parola d’ordine, anche nei confronti di chi a casa non a un pc: “Tutti i ragazzi e ragazze sono i benvenuti, a fornire i computer possiamo pensare noi”.

Altro obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle competenze digitali. E ancora, “puntiamo a sviluppare negli studenti una mentalità progettuale e la capacità di lavorare in team, per colmare una lacuna evidente nella loro formazione”: anche queste competenze che possono fare la differenza e rendere più facile l’ingresso nel mondo del lavoro.

Il lockdown della scorsa primavera e poi le nuove misure di sicurezza legate alla pandemia hanno purtroppo interrotto l’organizzazione di eventi in presenza “ma stiamo lavorando per creare una comunità on line - assicura Avagliano -: gli incontri continuano, abbiamo cominciato anche a utilizzare Classroom e anzi i ragazzi possono assumere sempre più l’iniziativa”. Le informazioni sugli incontri si possono trovare sul sito di Codedojo Milano o sulla sua pagina Facebook.

Scopri altri progetti e promuovi anche tu la tua iniziativa per uno Sviluppo Sostenibile su “Lombardia 2030”.

 

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