• Lombardia 2030

    “SpesaSospesa.org, così abbiamo fatto incontrare tecnologia e solidarietà”

    Su Lombardia 2030: da una Onlus e una startup innovativa un progetto per associazioni aziende Comuni

    di Redazione Open Innovation | 11/02/2021

In Italia la pandemia ha lasciato senza lavoro migliaia di persone, fatto scivolare nuove famiglie verso la povertà, messo ancora più in difficoltà chi già povero era. Davanti a un impatto sociale così pesante, una Onlus ha pensato di mettere a disposizione delle tante associazioni attive su territorio uno strumento in più.

Si tratta di una piattaforma tecnologica innovativa - un unicum a livello nazionale ed europeo - capace di raccogliere donazioni - in denaro, da privati, attraverso la piattaforma Charity Stars o beni, da aziende - e insieme di coinvolgere associazioni, ma anche i Comuni, per la distribuzione di questi beni a chi viene individuato come bisognoso dagli stessi municipi. Un percorso tracciato, oltretutto, grazie alla tecnologia Blockchain.

Questi gli ingredienti del progetto “SpesaSospesa.org”, presentato anche su Lombardia 2030, la sezione di questa piattaforma che raccoglie le iniziative capaci di dare risposta ‘dal basso’ alle sfide poste dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU: in cima quelli di sconfiggere la povertà e la fame.

“Tutto è nato da una chiamata tra amici, a maggio 2020 - racconta allora Francesco Lasaponara, vicepresidente di Lab00 e cioè la Onlus che ha realizzato il progetto - con l’attore Davide Devenuto (ora presidente di Lab00, ndr) e la sua compagna Serena Rossi. Volevamo dare una mano, fare qualcosa di concreto per chi ha bisogno, in una fase difficile per tutto il Paese. E abbiamo pensato a uno strumento per estendere il più possibile la solidarietà di chi vuole contribuire”.

Lasaponara arriva da una lunga esperienza nell’avvio di progetti imprenditoriali all’insegna dell’innovazione. Da lui arriva il suggerimento di guardare a Regusto, piattaforma tech sviluppata dalla startup innovativa Recuperiamo.

Come funziona

Si crea così un’alleanza virtuosa tra Milano, dove Lasaponara lavora, Napoli dove vivono Devenuto e Rossi, Perugia dove è attiva Recuperiamo. Si parte con le prime donazioni a “SpesaSospesa.org”, raccolte tramite Regusto: con queste vengono acquistati a prezzi etici prodotti, alimentari e non, delle aziende che hanno aderito alla piattaforma. Queste ‘spese sospese’ vengono stoccate in magazzini individuati sui territori e poi consegnate alle associazioni anch’esse registrate sulla piattaforma, infine distribuite alle persone bisognose indicate dai Comuni aderenti all’iniziativa.

Regusto traccia ogni transazione con la Blockchain, la “catena di blocchi” in grado di certificare e rendere immutabile ogni passaggio: così i municipi possono avere un quadro dei sostegni erogati sul proprio territorio, le associazioni sapere quanto hanno ricevuto e come è stato speso. Con un ulteriore vantaggio: anche le aziende momentaneamente in difficoltà per l’emergenza Covid, quelle magari impossibilitate a distribuire i propri prodotti durante il lockdown, hanno potuto venderli a prezzo ridotto su Regusto: così sono riuscite a rimanere in piedi, aiutando allo stesso tempo le associazioni a sostenere cittadini in difficoltà.

I numeri

In questo modo a oggi - i dati sono aggiornati alla settimana dell’8 febbraio 2021 - “SpesaSospesa.org” ha già raccolto donazioni per oltre 750 mila euro, con 205 tonnellate di beni alimentari e non transitati dalla piattaforma insieme a 70 mila prodotti non alimentari. “SpesaSospesa.org” ha così distribuito 310 mila pasti equivalenti, e prodotto un risparmio di 15 tonnellate di CO2 in termini di emissioni. Senza contare lo spreco alimentare evitato, per quelle aziende che hanno potuto donare alimenti in eccedenza invece di lasciarli inutilizzati.

Anche per questo, il progetto punta a durare nel tempo anche oltre l’emergenza dettata dalla pandemia di Covid-19.

Scopri “SpesaSospesa.org” e presenta anche tu la tua iniziativa su Lombardia 2030.

Un’esperienza ibrida tra business e no profit

Dietro questa best practice c’è dunque un incontro riuscito tra solidarietà e tecnologia. Anche grazie ad alcune scelte personali, come quella di Francesco Lasaponara.

“Provengo dal mondo business, con esperienza in tre multinazionali. Qualche tempo fa ho lasciato una società di consulenza - racconta dunque il manager -: sentivo forte l’esigenza di mettere a disposizione tempo, competenze e relazioni acquisite per progetti sociali e per colmare quel gap di offerta di servizi che la pubblica amministrazione non riesce sempre a garantire.

Ho cominciato, così, a interessarmi alle tematiche di economia circolare e di sostenibilità, frequentato eventi, seminari, corsi e incontrato molte aziende e start-up da cui ho appreso sempre qualcosa: alcune di queste sono state poi coinvolte nel progetto SpesaSospesa.org”.

Del resto, spiega, “sono sempre più frequenti modelli ibridi di collaborazione tra business ed enti no-profit che aumentano la fiducia verso gli stakeholders: le aziende mettono a fattor comune le competenze e le risorse, gli enti no-profit dispongono nel proprio DNA di una riconosciuta eticità che ne rafforza il modello e il racconto. Quello che abbiamo fatto con ‘SpesaSospesa.org’ - riassume il vicepresidente di Lab00 Onlus - è di mettere a disposizione la tecnologia a vantaggio della filantropia attraverso la piattaforma Regusto, che garantisce tracciabilità e trasparenza dei flussi”.

Il ruolo della tecnologia

Il contributo della tecnologia è dunque centrale. “Regusto è un unicum a livello nazionale ed europeo - rivendica Marco Raspati, CEO Recuperiamo Srl -. Attraverso l’esperienza maturata nella lotta allo spreco alimentare, la nostra piattaforma introduce un modello di food sharing for charity riconosciuto innovativo a livello europeo. Regusto collega imprese ed enti non-profit per gestire stock di prodotto ed è la prima a introdurre la tecnologia Blockchain nella lotta allo spreco, per garantire digitalizzazione e tracciabilità dei flussi economici e di prodotto calcolando automaticamente indici CSR relativi a impatto sociale e ambientale attraverso algoritmi proprietari”.

“La nostra è una storia di amicizia, competenze, tecnologia, e solidarietà circolare di un modello business-to social che converge verso il sociale - conclude Lasaponara -. C'è ancora tanto da fare ed è responsabilità di tutti aiutare chi ha meno: una call to action per aziende cittadini e PA, tutte unite verso la creazione di un unico ecosistema e di una rete di solidarietà territoriale”.

 

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