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Open Scuola - Notizie

06/04/2022

Cresce “Space Dream”: iscrizioni fino al 15/5 e apre alle scuole superiori

Iniziativa di CTNA, Sapienza e Treccani per ‘portare in orbita’ i futuri professionisti dello Spazio

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Space Dream” cerca gli astronauti e le astronaute di domani. Ma anche i piloti, gli ingegneri e medici di bordo: insomma i futuri professionisti dello Spazio.

È infatti arrivato il momento tempo della seconda edizione dell’iniziativa culturale di CTNA (Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio) e dell’Università Sapienza di Roma, promossa con il contributo scientifico di ASI, CNR, INAF, INGV e la collaborazione di Treccani Scuola e rivolta a scuole di ogni ordine e grado.

Quest’anno il concorso “Space Dream” si apre dunque anche alle secondarie di secondo grado: dunque accoglierà progetti di alunni/e dai 6 ai 19 anni.

Altra novità di questa edizione è l’attenzione a bambine e alle ragazze, che verranno nominate team leader di ciascun gruppo: un modo per incoraggiare la partecipazione femminile verso le materie scientifiche e le professioni in ambito spaziale.

Le iscrizioni sono aperte: fino al 15 maggio, ogni docente può già iscrivere la propria classe e inviare un progetto legato alla cultura aerospaziale, relativo a una della quattro “missioni” previste a seconda dell’ordine di scuola.

Per le iscrizioni, invio degli elaborati e materiali utili (tra cui testimonianze e approfondimenti) si può utilizzare la nuova piattaforma gestita da Treccani Scuola.

Sulla stessa piattaforma sono descritte le quattro missioni e i loro obiettivi: “A come Asteroide”, “Totem a tutto razzo”, “Sbarco su Marte”, “Pubblicità Spaziali”.I due migliori progetti per ciascuna fascia d’età verranno premiati a giugno a Roma, nel corso di un evento dedicato.  

L’obiettivo dell’iniziativa è chiaro: portare la cultura e le tecnologie legato allo Spazio nelle scuole, per dare a quanti più alunni la possibilità di scoprire le tante e diverse opportunità che questo settore potrà offrire loro in loro futuro.

Per conoscere il valore attuale della Space Economy e le sue prospettive di crescita guarda la video intervista a Carlo Saverio Iorio, esperto di ricerche in ambito spaziale: CLICCA QUI.

L’anno scorso, al suo esordio, “Space Dream” ha potuto contare sulla partecipazione di ben 17.300 studenti e 784 classi.

“La risposta di docenti e alunni rispetto alle iniziative di formazione che gli abbiamo dedicato è stata entusiasmante - sottolinea Cristina Leone, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio - e per noi conoscere la loro visione e promuovere le loro idee davvero molto stimolante, inoltre in questo modo la rete di connessioni del CTNA si arricchisce ogni volta di nuovi e preziosi elementi di innovazione”.

“Confidiamo che, giocando ed esplorando le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze possano cominciare ad assaporare il gusto della ricerca e della scoperta - nota invece Chiara Petrioli, prorettrice allo Sviluppo della cultura imprenditoriale per il potenziamento della terza missione della Sapienza –. Perché lo spazio rappresenta una delle frontiere dell’uomo e ci insegna come, anche con strumenti matematici di base che si apprendono nelle scuole, sia possibile affrontare e risolvere problemi complessi quali dimensionare il carburante di un razzo o progettare un sistema di comunicazione per controllare un robot su Marte. L’esplorazione spaziale – conclude Petrioli – è anche un esempio del valore della ricerca e di quali barriere possano essere abbattute in gruppi transdisciplinari, in cui si combinano esperienze, conoscenze e culture”.

“La nostra collaborazione si inserisce perfettamente nella mission di Treccani Scuola - spiega poi Cristina Pozzi, COO e Head of Contents di Treccani Futura -: costruire una rete di partnership con tutti i più importanti player nel settore della didattica, pubblici e privati. L’evento di CTNA con Università Sapienza, in particolare, ci permette di perseguire la vision dell’Istituto della Enciclopedia Italiana e del suo polo di tecnologia educativa, ossia diffondere al maggior numero di persone una cultura che permetta di decifrare e approfondire il mondo contemporaneo nella sua complessità per affrontare il miglior futuro possibile”.

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