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Por Fesr Approfondimenti

09/03/2023

Agritech, con le analisi di PIGNOLETTO risparmi e benefici ambientali

Il progetto finanziato dal POR FESR 2014-2020 per agricoltura di precisione e monitoraggio dei suoli

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Un mix di sensori diversi, i cui dati vengono raccolti in una piattaforma informatica per ‘tracciare’ in modo più veloce ed economico l’esatta composizione dei terreni agricoli, permettendo di risparmiare acqua e concime.

È questa la soluzione per abilitare a tutti gli effetti l’agricoltura di precisione sul territorio lombardo messa a punto da PIGNOLETTO, uno dei 33 progetti vincitori del bando Call Hub Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia (finanziato a valere su fondi POR FESR 2014-2020), coordinato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - INFN supportato da ben cinque Dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano Bicocca (Scienze Ambientali, Fisica, Informatica, Scienza dei materiali, Biotecnologie), e in collaborazione con numerose aziende leader che operano nel settore aerospaziale, nella sensoristica e nell’agroambientale

Un progetto concluso con successo e molti risultati interessanti. Ce li illustra Roberto Comolli, professore associato di pedologia - la scienza che studia la composizione, la genesi e le modificazioni del suolo - al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra della Bicocca.

Il contesto

“Troppo spesso oggi un terreno viene trattato come se fosse omogeneo - spiega dunque Comolli, referente del progetto -. Obiettivo di PIGNOLETTO era mettere a punto un sistema di raccolta e validazione dati per permettere di conoscere con grande precisione - parliamo di un livello di dettaglio nell’ordine dei metri - la composizione fisica e chimica dei suoli. Con evidenti vantaggi”.

Oggi analisi di questo tipo sono di fatto fuori dalla portata degli agricoltori: per ‘mappare’ a grande dettaglio alcuni ettari sarebbero necessari centinaia di campionamenti, “con tempi lunghissimi per avere risultati e costi assolutamente proibitivi”.

Le rilevazioni alla base del progetto sono state condotte su campi di mais in provincia di Lodi, in un vigneto in Franciacorta, in alcune risaie in provincia di Milano e anche in montagna, in alta Val Chiavenna.

Una volta ottenuti i dati, questi sono stati validati mettendoli a confronto con alcuni campionamenti ‘tradizionali’ dei suoli. Con il nuovo approccio i prelievi richiesti sono solo di poche unità, “con un impatto economico del tutto diverso”.

L’innovazione

Per la prima volta dunque PIGNOLETTO combina insieme diverse forme di rilevazione:  misure elettromagnetiche e geoelettriche di campo tramite sensori montati su quad, misure ottenute da sensori montati su droni (radiazioni ionizzanti di tipo gamma, iperspettrali ottici, multispettrali termici), informazioni satellitari (PRISMA e Copernicus) e indagini di prossimità.

Dati diversi, che una volta elaborati, trasformati in mappe delle caratteristiche del suolo e infine caricati sulla piattaforma creata da PIGNOLETTO restituiscono agli agricoltori una fotografia ricca e articolata della composizione fisica e chimica dei terreni.

I vantaggi

Sapere se il suolo è sabbioso o argilloso, così come conoscere la conducibilità idraulica e avere un quadro delle sostanze nutritive presenti permette ad esempio agli agricoltori “di dosare l’acqua e i concimi a seconda della reale composizione del terreno, e dunque di risparmiare in termini di costi”.

“Ma i benefici sono soprattutto ambientali - sottolinea il professor Comolli - per il minor utilizzo di prodotti chimici e della risorsa idrica, sempre più preziosa vista anche l’incombente siccità prevista per questa estate”.

Le analisi di PIGNOLETTO rendono finalmente concreto l’approccio “verso cui l’agricoltura già sta andando: quello di un’agricoltura di precisione”. A oggi infatti “solo pochissime società in Italia forniscono mappe accurate dei terreni: ma a differenza di PIGNOLETTO queste si basano tutte su un solo tipo di sensori, dunque - nota ancora il docente della Bicocca - con un diverso grado di affidabilità”.

Una piattaforma per tutti

PIGNOLETTO ha concluso le sue attività il 30 novembre 2022, mettendo a punto i diversi strumenti di rilevazione e la piattaforma informatica necessaria per elaborare i dati raccolti. PIGNOLETTO ora si propone come base di un HUB tecnologico, con proiezione internazionale, nel campo dello sviluppo e dell’utilizzo di sistemi di monitoraggio del territorio mediante dispositivi di rilevamento prossimale o remoto.

La piattaforma è ora a disposizione di tutti. Finora è stata alimentata soprattutto da dati raccolti durante progetti di ricerca in diversi punti d’Europa. Ma in futuro sarà possibile utilizzarla per caricare le mappe dei suoli ottenute in seguito ai nuovi rilevamenti.

Per consultare tutti i dati relativi al progetto (valore economico, partner ecc.) vai alla scheda nella sezione dedicata al bando Call Hub.

Altri dettagli sul sito web di PIGNOLETTO.

Per scoprire di più sulle potenzialità del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per la Lombardia, visita la pagina web sulle altre iniziative finanziate dal POR FESR sul territorio.

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