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17/07/2023

Biotecnologie, con BEST-CROP UniMI studia piante di orzo più produttive

Dal team del prof. Pesaresi, esperto di fotosintesi e beneficiario del Premio “Lombardia è ricerca”

Redazione Open Innovation

Sviluppare nuove varietà di orzo più produttive - senza bisogno di più acqua o concimi, ma solo grazie a una migliore capacità fotosintentica - e caratteristiche della paglia ottimizzate per essere in linea con i principi dell’economia circolare.

È con questi obiettivi che è nato BEST-CROP (Boosting photosynthESis To deliver novel CROPs for the circular bioeconomy), progetto guidato dal team del professor Paolo Pesaresi, docente di Genetica del Dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano. Un progetto forte della partecipazione di 18 partner europei e finanziato dal programma Horizon Europe con un contributo di 6 milioni di euro.

BEST-CROP intende sfruttare tecnologie innovative nel campo delle biotecnologie per aumentare la resa delle coltivazioni, attraverso il miglioramento della capacità fotosintetica e della qualità della paglia coinvolgendo anche aziende sementiere, ditte specializzate nella lavorazione delle paglie e ricercatori di sette università europee.

Partendo dalle più avanzate conoscenze sui meccanismi fotosintetici sviluppate nei sistemi modello, BEST-CROP si propone dunque anzitutto di aumentare l’efficienza della fotosintesi in orzo, il quarto cereale più coltivato al mondo, coltura test per poi trasferire i risultati anche al frumento.

Puntare sulla fotosintesi per selezionare piante adatte ai futuri scenari climatici

La fotosintesi è il processo fisiologico alla base di tutta la produzione agricola: aumentarne l’efficienza significa avere piante più grandi (maggiore biomassa) e più produttive semplicemente utilizzando meglio la luce solare e senza dover aumentare la concimazione o l’uso dell’acqua.

BEST-CROP scommette sull’innovazione genetica e attraverso la modifica di alcuni geni coinvolti nella fotosintesi e nello sviluppo della pianta, principalmente attraverso l’uso di mutazioni e di Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), si propone di selezionare l’orzo per i futuri scenari climatici, più produttivo e più efficiente nell’uso dell’acqua.

Tutto questo è possibile grazie a specifiche conoscenze sui meccanismi della fotosintesi.

Le ricerche del professor Paolo Pesaresi, in particolare, con il PhotoLab della Statale puntano a comprendere i meccanismi molecolari alla base della regolazione a breve e a lungo termine della fotosintesi nelle specie modello Arabidopsis thaliana e Oryza sativa con approcci di genetica molecolare, biochimica e proteomica.

In questa veste, il professor Pesaresi ha contribuito al progetto di ricerca “Enhancing Photosynthesis”, attivato e finanziato nell’ambito dell’edizione 2020-2021 del Premio “Lombardia è Ricerca” promosso da Regione Lombardia e vinto dagli scienziati Pierre Joliot, Marcella Bonchio e Markus Antonietti.

Per saperne di più vai alla pagina web del progetto “Enhancing Photosynthesis” e guarda il video del professor Pesaresi nella sezione Multimedia.

Per sapere come candidare una scoperta al Premio “Lombardia è Ricerca” di quest’anno, sul tema “Modelli innovativi di cura, terapia e prevenzione” vai alla pagina web dell’edizione 2023 del Premio.

Dalla paglia nuovi prodotti ad alto valore aggiunto

In un’ottica di economia circolare verranno poi selezionate linee di orzo con specifiche caratteristiche qualitative della paglia, in modo da poterla destinare alla produzione di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto: come alimento per insetti capaci di convertire la paglia in proteine e grassi, oppure come materia prima per la produzione di nuovi materiali ecocompatibili per l’edilizia capaci di sostituire prodotti attualmente ottenuti da settori industriali ad alto impatto ambientale.

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