È stata ufficialmente posta, il 16 ottobre 2023, la prima pietra del nuovo Campus per le facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano all’interno di MIND - Milano Innovation District, nell’area dell’Expo 2015.
L’inizio di una nuova espansione, che arriva idealmente nel giorno del centenario della nascita dell’Ateneo milanese: al 16 ottobre 1923 risale infatti l’atto fondativo dell’Università Statale, e le due date sono incise nella lastra di marmo di Candoglia - lo stesso materiale del Duomo di Milano -, posta come primo elemento del nuovo Campus.
Credits: Paolo Poce
Alla cerimonia con cui è stata ‘disvelata’ la prima pietra del nuovo Polo scientifico hanno preso parte le autorità accademiche e istituzionali, tra cui: il Rettore della Statale Elio Franzini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, il consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca Cristina Rossello, l’assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Human Technopole Gianmario Verona, il CEO Lendlease Europa (a cui si deve il Masterplan dell’area) Andrea Ruckstuhl, l’amministratore delegato di Arexpo S.p.A. Igor De Biasio, il direttore del MIT Senseable City Lab e autore della visione architettonica del Campus MIND Carlo Ratti.
Il nuovo Polo scientifico della Statale a MIND avrà numeri importanti.
Il Campus a MIND ospiterà oltre 23 mila persone
Il progetto, firmato appunto dall’architetto Carlo Ratti, reinterpreta la tradizionale disposizione a corti delle università italiane ed europee immaginando un luogo aperto, di sperimentazione e contaminazione dei saperi scientifici.
Il nuovo polo sorgerà su un’area di 65.000 metri quadri e si estende su un totale di 210.000 metri quadri. Il Campus si sviluppa intorno a cinque corti attorno a cui sorgeranno altrettanti edifici. Un tributo alla tradizione architettonica milanese e in modo specifico alla Ca’ Granda, l’antica e prestigiosa sede centrale dell’Università Statale.
Il Campus della Statale a MIND ospiterà una comunità di oltre 23.000 persone tra studenti, ricercatori, docenti e personale di staff. Oltre 18.000 metri quadrati per l’area didattica e quasi 36.000 metri quadrati di laboratori. Senza dimenticare quelli della macro-piattaforma scientifica di cui il Campus potrà usufruire.
“Parliamo di un progetto estremamente ambizioso – ha commentato l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi – a cui Regione Lombardia ha creduto fortemente fin dal principio. Per il nuovo polo didattico scientifico ha già impegnato 130 milioni di euro (erogati i primi 13 milioni). E lavora al fianco dell’Ateneo per assicurarsi che ci siano risorse e strumenti per rendere questi spazi funzionali e funzionanti in tempi rapidi”.
“Siamo inoltre operativi, attraverso Arexpo – ha continuato Fermi – per garantire, in raccordo con le altre istituzioni, le opere e i collegamenti necessari per lo sviluppo dell’area”.
Guarda il video di Lombardia Notizie con l’assessore regionale Fermi e il Rettore Elio Franzini (per visualizzare il video accedi a Open Innovation selezionando l’opzione “accetta tutti i Cookies”. Clicca qui per l’informativa completa sui Cookie):
Nel cuore di un ecosistema dell’innovazione
“Trasferire qui le facoltà scientifiche della Statale – ha aggiunto l’assessore – significa offrire alla comunità universitaria un ambiente pensato e progettato per studiare, sperimentare, veder crescere la scienza di oggi e di domani. Tutto ciò in stretto raccordo con l’intero ecosistema innovativo che sta sorgendo a MIND, con il Galeazzi, lo Human Technopole e le tantissime aziende e startup che svilupperanno qui i propri progetti innovativi. Insieme al completamento del Campus scientifico sorgeranno qui anche spazi residenziali. Diverse centinaia i posti riservati agli studenti universitari, in un luogo innovativo e vivace ma anche verde e sostenibile”.
Un ateneo policentrico, legato alla città
Con la cerimonia di inaugurazione del nuovo Campus la Statale si avvia a diventare un ateneo multipolare: con gli edifici storici in via Festa del Perdono, il rinnovamento dell’area di Città Studi grazie - anche qui - a un nuovo Campus umanistico e, in prospettiva, le facoltà scientifiche a MIND.
Come spiega Elio Franzini, destino dei Rettori della Statale, già dai tempi del fondatore e primo Magnifico, Luigi Mangiagalli, è quello di dover trovare nuovi spazi: “Da sempre, chi si trovi a guidare le università e che abbia a cuore il bene pubblico, l’interesse degli studenti, della ricerca, della didattica, della cura deve avere l’edificazione di nuovi spazi come un fine irrinunciabile”. Il Campus MIND è nato “dall’intuizione del mio predecessore Luca Vago e proseguirà con chi verrà dopo di me, godendo delle possibilità che visioni diverse possono offrire”, anche se, vuole sottolinearlo il Rettore, “pur essendovi dei nomi a guida, MIND, come Città Studi o la magica ricostruzione della Ca’ Granda dopo i bombardamenti, non sono il frutto soltanto di quelle guide, ma il risultato di migliaia di donne e uomini che, qualsiasi funzione abbiano o abbiano avuto, hanno davvero costruito”.
Per conoscere le tappe dello sviluppo storico della Statale clicca qui.