Un progetto che rappresenta una sfida, ma soprattutto una speranza di dare una risposta inedita a un problema spesso sottovalutato in medicina.
Parliamo di quello del dolore, in particolare il dolore cronico, ormai considerato una delle maggiori problematiche sanitarie e sociali a livello europeo: non solo perché può diminuire la capacità lavorativa, causare problemi psichiatrici e portare a elevati gradi di disabilità, e perché a oggi l’efficacia dei trattamenti, farmacologici e non, è limitata. Anche per il dolore oncologico.
Il progetto che affronta questo nodo nevralgico è Pain-ReLife, uno tra i 33 vincitori del bando di Regione Lombardia “Call Hub Ricerca e Innovazione”, finanziato anche con fondi POR FESR 2014-2020.
Gli obiettivi di Pain-ReLife? Li racconta Roberta Ferrucci, ricercatrice membro del team della professoressa Gabriella Pravettoni, Docente di Psicologia Cognitiva e delle Decisioni presso l’Università Statale di Milano e Direttore della Divisione di Psiconcologia dell’Istituto Europeo di Oncologia -IEO, l’ente capofila del progetto:
Qui invece il focus sulle innovazioni tecnologiche e altre peculiarità dell’iniziativa della professoressa Sara Marceglia, coordinatore del partner Università di Trieste dove è docente:
E ancora, il progetto definirà delle best practice di riuso dei dati, tenendo conto sia delle tematiche di privacy e protezione sia di quelle di integrazione con altri sistemi.
L’integrazione di sistemi di automonitoraggio e di servizi di cura domiciliari e lo sviluppo di app dedicate favoriranno inoltre l’empowerment del paziente nel processo di cura e il passaggio a un modello di “sanità di iniziativa”.
Questo l’elenco completo dei partner di Pain-ReLife:
- Istituto Europeo di Oncologia - Applied Research Division for Cognitive and Psychological Science
- GTS S.r.l.
- Casa di Cura Privata del Policlinico S.p.A.
- Nuvyta S.r.l.
- Istituto di Management Sanitario - I.M.S. S.r.l.
- Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Ingegneria e Architettura
- ZADIG S.r.l.